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Stupefacenti. Aggiornate tabelle ministeriali a seguito dei decessi registrati in Europa ed in considerazione dei rischi connessi alle nuove sostanze psicoattive


Si tratta delle seguenti sostanze: 3-Fenilpropanoilfentanil, 4- Fluoroisobutirfentanil (4F-iBF), Benzodiossolfentanil, Benzilfentanil, Benzoilfentanil, Carfentanil, Ciclopentilfentanil, Ciclopropilfentanil, Metossiacetilfentanil, Tetraidrofuranilfentanil (THF-F), Tetrametilciclopropanfentanil e Tiofenefentanil. L’inserimento è stato disposto a seguito dei casi di decesso registrati in Europa ed in considerazione dei rischi connessi alla diffusione di nuove sostanze psicoattive sul mercato internazionale. IL TESTO

20 NOV - Con decreto del 12 ottobre 2018 del Ministero della Salute, in vigore dal 17 novembre scorso, sono state aggiornate le tabelle stupefacenti di cui al Dpr 309/1990. In particolare, è stato disposto l’inserimento nella tabella I, dove come si ricorderà, sono elencate le sostanze stupefacenti e psicotrope poste sotto controllo internazionale e nazionale, delle seguenti sostanze: 3-Fenilpropanoilfentanil, 4- Fluoroisobutirfentanil (4F-iBF), Benzodiossolfentanil, Benzilfentanil, Benzoilfentanil, Carfentanil, Ciclopentilfentanil, Ciclopropilfentanil, Metossiacetilfentanil, Tetraidrofuranilfentanil (THF-F), Tetrametilciclopropanfentanil e Tiofenefentanil.

L’inserimento è stato disposto a seguito dei casi di decesso registrati in Europa ed in considerazione dei rischi connessi alla diffusione di nuove sostanze psicoattive sul mercato internazionale, riconducibile a sequestri effettuati in Europa. In particolare, si è tenuto conto delle note pervenute nel corso dell'anno 2017 da parte dell'Unità di coordinamento del Sistema nazionale di allerta precoce del Dipartimento politiche antidroga della Presidenza del Consiglio dei ministri, concernenti le segnalazioni di decessi registrati in Svezia correlati all'uso di 4-Fluoroisobutirfentanil (4F-iBF) nel periodo giugno-ottobre 2016 e all'uso di Ciclopropilfentanil nel periodo giugno-agosto 2017 e di ulteriori decessi correlati all'assunzione di Metossiacetilfentanil nel periodo dicembre 2016 - giugno 2017 e le comunicazioni relative all'identificazione per la prima volta in Europa in materiali sequestrati, delle sostanze Tetraidrofuranilfentanil (THF-F), Ciclopentilfentanil, Benzoilfentanil, 3- Fenilpropanoilfentanil, Tetrametilciclopropanfentanil, in Svezia, nel periodo giugno 2016 - novembre 2017, della sostanza Tiofenefentanil in Polonia nel mese di novembre 2017, e delle sostanze Benzodiossolfentanil e Benzilfentanil, in Slovenia, rispettivamente nei mesi di marzo e novembre 2017.
 
Inoltre, dall'Agenzia nazionale del crimine del Regno Unito del 27 aprile 2017, veniva trasmesso dal citato Sistema di allerta un avvertimento alla popolazione circa la rilevazione di un oppioide sintetico mortale nell'eroina da spaccio nel Regno Unito, riferita alla sostanza Carfentanil. Carfentanil è un oppioide analogo del Fentanil, presente nella tabella I di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990 e che al consumo della citata sostanza sono stati associati un elevato numero di decessi.
 
Le sostanze 4-Fluoroisobutirfentanil (4F-iBF), Ciclopropilfentanil e Metossiacetilfentanil sono derivati della molecola Fentanil, presente nella tabella I di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990 e dal consumo delle citate sostanze sono stati associati casi di morte sul territorio europeo e internazionale.
 
Anche le sostanze Benzodiossolfentanil, Tetrametilciclopropanfentanil, Benzoilfentanil, 3-Fenilpropanoilfentanil, Tiofenefentanil, Benzilfentanil appartengono alla classe dei derivati della molecola Fentanil. La sostanza Ciclopentilfentanil è una molecola analoga al Fentanil presente nella tabella I di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 309 del 1990, da cui deriva la potenziale tossicità.
 
Inoltre viene segnalato come la diffusione di molecole sintetizzate per aggirare il divieto internazionale sulla molecola Fentanil crei motivo di allarme sociosanitario, poiché alcuni derivati possiedono potenza notevolmente superiore alla molecola originale e gli utilizzatori che non sanno esattamente cosa stanno assumendo possono essere soggetti facilmente a depressione respiratoria per l'elevata potenza su recettori oppiacei.

20 novembre 2018
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