Antibioticoresistenza. Risk Assestment dell’Ecdc sugli enterobatteri resistenti ai carbapenemi
La recente segnalazione di casi sporadici di questa forma di resistenza antimicrobica, negli Usa e in Europa, rappresenta una potenziale minaccia per la salute pubblica segnalata dal Centro europeo per le malattie infettive e ripresa dal Ministero della Salute che sottolinea l’importanza della tempestiva segnalazione anche di un singolo caso isolato di CRE resistente agli antibiotici ceftazidime-avibactam, dell’adozione di strategie terapeutiche alternative e dell’immediata implementazione di appropriate misure di prevenzione e controllo. LA NOTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE
25 OTT - Il Ministero della Salute ha diramato una nota a seguito di un Rapid Risk Assessment dell'ECDC riferito all'emergenza della resistenza a ceftazidimeavibactam nelle Enterobacteriaceae resistenti ai carbapenemi.
Le Enterobacteriaceae, già resistenti ai carbapenemi (CRE), mostrano resistenza anche alla nuova combinazione di antibiotici ceftazidime- avibactam (CAZ-AVI) sviluppata per combattere i crescenti tassi in tutto il mondo di batteri Gram-negativi, in particolare CRE, caratterizzati da multi-resistenza.
Come evidenziato nel Rapid Risk Assestment (RRA), del Centro Europeo per la prevenzione ed il Controllo delle Malattie (ECDC) e fornito in allegato alla nota ministeriale, la recente segnalazione di casi sporadici di questa forma di resistenza antimicrobica, negli USA e in Europa, rappresenta una potenziale minaccia per la salute pubblica.
Al fine di limitare l’emergenza e la diffusione dei ceppi resistenti, il Ministero sottolinea, quindi, l’importanza della tempestiva segnalazione anche di un singolo caso isolato di CRE resistente agli antibiotici ceftazidime-avibactam, dell’adozione di strategie terapeutiche alternative e dell’immediata implementazione di appropriate misure di prevenzione e controllo.
In particolare, per consentire azioni informate e coordinate da parte delle autorità sanitarie, per il Ministero sono di importanza strategica la sorveglianza epidemiologica e la tempestiva segnalazione dei casi al Ministero della Salute ed all’Istituto Superiore di Sanità.
25 ottobre 2018
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