Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 17 AGOSTO 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

Scoperto, per caso, un nuovo potenziale farmaco contro l’obesità

di Maria Rita Montebelli

Un gruppo di ricercatori di Sidney ha messo a punto un farmaco anti-ceramide sintetasi con l’intento di combattere l’insulino-resistenza. A sorpresa invece il nuovo farmaco si è rivelato in grado di impedire (nei topi) l’accumulo di grasso a livello dei muscoli. Il prossimo passo consisterà nella messa a punto di una molecola mirata contro la ceramide sintetasi 1 e 6 per cercare di ottenere un effetto ancora maggiore. Poi si comincerà a pensare agli studi sull’uomo.

22 AGO - Con gli attuali tassi di obesità e le proiezioni per il futuro ancora più sconfortanti, ogni notizia sul fronte di possibili nuove terapie per questa pandemia è accolta con grande interesse. Soprattutto quando a pubblicarla è una rivista prestigiosa come Nature Communications.
 
Uno studio condotto presso il Centenary Institute dell’Università del New South Wales (Sydney, Australia) ha portato alla messa a punto di un farmaco mirato contro un enzima implicato nella resistenza insulinica, condizione che tra l’altro dà un contribuito chiave a patologie metaboliche quali il diabete di tipo 2.
 
L’enzima in questione appartiene alla famiglia della ceramide sintetasi 1 (CerS1) che produce molecole lipidiche (le ceramidi) in grado di promuovere insulino-resistenza nel muscolo scheletrico, nel fegato e nel tessuto adiposo.
 
Il nuovo farmaco putativo (il P053, un inibitore selettivo della ceramide sintetasi 1) è stato testato su topi nutriti con dieta ad alto contenuto di grassi, dove però anziché correggere lo stato di insulino-resistenza, ha rivelato delle interessanti performance anti-obesità.  Il nuovo farmaco in particolare si è rivelato in grado di impedire la formazione di depositi di grasso, aumentando la capacità di ‘bruciarlo’ a livello dei muscoli scheletrici. Questo ha permesso di definire il ruolo della CerS1 come inibitore endogeno dell’ossidazione degli acidi grassi mitocondriali nel muscolo, nonché di regolatore dell’adiposità corporea.
 
Un risultato inaspettato dunque che potrebbe andare oltre le più rosee aspettative. “Visti questi risultati – commenta il professor Anthony Don del Centenary Institute – ci piacerebbe riuscire a sviluppare farmaci mirati contemporaneamente contro la ceramide sintetasi 1 e 6 e vedere se questo può produrre un maggior effetto anti-obesità e insulino-sensibilizzante. Abbiamo fatto un passo importantissimo ma è ancora presto per trasferire alla clinica questi risultati”.
 
Maria Rita Montebelli

22 agosto 2018
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy