Complicazioni polmonari in adulti nati pretermine legate a iposviluppo vie aeree
di Anne Harding
Le vie aeree degli adulti nati da parto pretermine sono meno sviluppate rispetto a quelle dei coetanei nati dopo i canonici nove mesi di gravidanza, e ciò spiegherebbe il peggior funzionamento dei polmoni in questa fascia di popolazione. Lo studio su Experimental Physiology
29 DIC -
(Reuters Health) - Il parto prematuro è associato ad una riduzione del 20%-30% della funzionalità polmonare, con limitazione del flusso espiratorio e riduzione della capacità inspiratoria durante lo svolgimento di esercizi. Ciò sarebbe in parte riconducibile ad un iposviluppo dell'albero polmonare registrato in questa fascia di popolazione, almeno secondo uno studio americano pubblicato su Experimental Physiology.
Lo studio
L'ostruzione delle vie aeree a riposo, infatti, è una caratteristica tipicamente riscontrata negli adulti nati prematuri, spiega uno dei ricercatori che ha condotto lo studio,
Joseph W. Duke della Northern Arizona University di Flagstaff, Usa. Duke e il suo team hanno utilizzato la “dysanapsis ratio” (DR), una misura indiretta che tiene conto di diversi parametri respiratori, tra cui la capacità vitale (la massima quantità di aria mobilizzata in un atto respiratorio massimale), per confrontare le dimensioni delle vie aeree in tre gruppi di adulti (età media, 22 anni). In particolare, il primo gruppo comprendeva 14 adulti che erano nati almeno otto settimane prima della scadenza e che soffrivano di displasia broncopolmonare (BPD); il secondo gruppo contava 21 adulti nati prematuri di almeno 8 settimane senza BPD; il terzo gruppo comprendeva 24 persone nate a termine e senza BPD, che presentavano caratteristiche di età, sesso e altezza comuni agli altri partecipanti esaminati.
I risultati
I ricercatori hanno individuato che la DR era significativamente ridotta per gli adulti pretermine con o senza BPD rispetto ai controlli, e i pazienti con BPD avevano una DR significativamente più bassa rispetto a quelli senza BPD. La DR calcolata, infatti, è risultata essere pari a 0,16 per gli adulti pretermine senza BPD, 0,10 per il gruppo con BPD e 0,22 per i controlli. La DR si correlava significativamente sia con il picco di flusso espiratorio (PEFR, ovvero la velocità di espirazione massima con cui l'aria può essere espulsa dall'apparato respiratorio dopo che un soggetto abbia eseguito una inspirazione completa) (r = 0,42), che con la limitazione del flusso espiratorio (flow limitation) durante lo svolgimento di esercizi (r = 0,60).
I commenti
Dati i risultati, i trattamenti standard per l'asma e la malattia polmonare ostruttiva cronica, che funzionano dilatando le vie aeree, potrebbero non essere efficaci in questi pazienti, ha osservato Duke: "Bisognerebbe fare degli studi mirati per valutare l'efficacia dei farmaci tradizionali utilizzati per trattare l'asma e le patologie polmonari croniche ostruttive e vedere quali effetti hanno - sempre che ce li abbiano - sugli adulti nati pretermine", afferma. "I dati del presente studio suggeriscono che la presenza di vie respiratorie più piccole del normale possa spiegare, almeno in parte, la bassa velocità del flusso espiratorio in pazienti nati pretermine, con e senza BPD”, concludono gli esperti.
Fonte: Exper Physiol 2017
Anne Harding
(Versione italiana Quotidiano Sanità/ Popular Science)
29 dicembre 2017
© Riproduzione riservata
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