Preparazioni in farmacia. Gizzi (Assofarm): “Nostri tecnici protagonisti nella stesura del nuovo tariffario”
di Attilia Burke
Abbiamo fatto indagini chiave e proposte praticabili che hanno portato poi a questo tipo di accordo, spiega a Quotidiano Sanità il presidente delle farmacie comunali Venanzio Gizzi. Oggi l'incontro tra Assofarm, Federfarma e l'Asl di Arezzo “per mettere insieme un principio di sperimentazione per la presa in carico del paziente su alcune malattie croniche”
27 SET - In merito all'approvazione, da parte del Ministro Lorenzin, del nuovo tariffario per le preparazioni galeniche, un plauso di soddisfazione arriva dal presidente di Assofarm, l’associazione che riunisce le farmacie comunali,
Venanzio Gizzi. Gizzi, parlando con
Quotidiano Sanità, ha voluto rimarcare come Assofarm “con i propri tecnici sia stata protagonista nella stesura di questo nuovo tariffario. Il gruppo tecnico che ha provveduto ad impostare e proporre le tariffe è stato un gruppo tecnico dove Assofarm ha avuto un ruolo importantissimo, sia per la fornitura dei dati che per gli elementi di riflessione che ha fornito”.
Il nuovo tariffario rappresenta anche un elemento che “valorizza maggiormente il ruolo svolto dal farmacista, al quale si sta cercando passo dopo passo di dare una progressiva importanza”, sottolinea. E proprio di questo si è parlato in occasione dell'Assemblea annuale della Uefs, l’Unione europea delle Farmacie sociali, presieduta dallo stesso Gizzi e tenutasi a Monza òlo scorso weekend.
“A Monza abbiamo avuto modo di ragionare su queste tariffe, su questo decreto, ma soprattutto abbiamo avuto unanimamente modo di poter ragionare sulla presa in carico del paziente”, racconta Gizzi.
All'assemblea, cui hanno partecipato, anche come relatori, medici e farmacisti anche internazionali, oltre a direttori delle Asl e così via: “Ci siamo lasciati con la proposta di elaborare un tracciato, una presa in carico comune per tutte le farmacie comunali d'Europa, a prescindere dalle norme per le leggi che regolano ogni Paese – racconta Gizzi - Ma gli altri Paesi europei stanno più avanti di noi per la presa in carico, in particolare l'ultima legge del Belgio dà molta importanza alla professionalità del farmacista, dando una percentuale più forte della remunerazione in base alle prestazioni professionali”.
Proprio nell'ottica di favorire la politica per il farmacista l'adozione di un ruolo sempre più socialmente rilevante, si terrà oggi un incontro tra Assofarm, Federfarma e l'Asl Arezzo, per mettere insieme un principio di sperimentazione sull'area Arezzo-Grosseto-Siena, con la collaborazione di medici e farmacisti per la presa in carico del paziente su alcune malattie croniche”, conclude Gizzi.
Attilia Burke
27 settembre 2017
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