Vaccini. Il futuro è nella patch microneedle?
di Will Boggs
Secondo uno studio di fase 1 pubblicato da Lancet, un patch microneedle(MNP) – ovvero un dispositivo adesivo che contiene aghi di dimensioni microscopiche – può rilasciare in modo sicuro ed efficace un vaccino inattivato contro l’influenza. Il dispositivo è costituito da eccipienti imbevuti su un supporto (patch) che trasporta gli antigeni del vaccino nell’epidermide e nel derma.
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(Reuters Health) –
Rouphael e colleghi del gruppo di studio TIV-MNP dell’Emory University di Atlanta hanno confrontato, in 100 adulti sani, la sicurezza, la reattività, l’immunogenicità e l’accettabilità del vaccino inattivato contro influenza erogato con il nuovo dispositivo (MNP-IIV), rispetto a quello erogato tradizionalmente per via intramuscolare (IM). Non ci sono stati effetti avversi gravi correlati al prodotto. Gli eventi di risposta reattiva sistemica si sono mostrati più frequenti nel gruppo a erogazione intramuscolare (12% rispetto al 2% nei gruppi MNP combinati), mentre gli eventi locali di reazione (prurito e eritema) erano più frequenti nei gruppi MNP (rispettivamente dell’82%, del 40% % in confronto al 16% e allo 0% nel gruppo IM).
I risultati
I partecipanti ai gruppi IM hanno riferito più frequentemente dolore nel sito di iniezione e di maggiore gravità rispetto ai gruppi MNP. L’incidenza complessiva degli eventi avversi, tuttavia, era simile tra i due gruppi vaccinati. Al 28esimo giorno, le titolazioni medie geometriche erano simili nei gruppi MNP e nel gruppo IM per tutti i ceppi di virus. Anche le percentuali di sieroprotezione e di sieroconversione alla 28esima giornata erano simili nei due gruppi, tranne che per la percentuale di sieroconversione rispetto al ceppo B che si è mostrata più elevata nei gruppi MNP che nel gruppo IM. Il 70% degli utilizzatori di MNP preferiva questa modalità rispetto alla vaccinazione intramuscolare, il 19% lo preferiva rispetto alla vaccinazione intranasale e il resto affermava che sarebbe stato meglio non vaccinarsi.
I commenti
“Abbiamo bisogno di studi più ampi per confermare i risultati di sicurezza e immunogenicità di questa fase 1”, ha dichiarato Rouphael. “Abbiamo anche bisogno di testare il dispositivo in diverse popolazioni e per diversi vaccini”. “Le patch microneedle hanno il potenziale per diventare candidati ideali per i programmi di vaccinazione di massa, non solo in zone con risorse insufficienti, ma anche per coloro che attualmente preferiscono non vaccinarsi – dicono
Katja Hoeschler e
Maria C. Zambon della Public Health England, Londra, in un editoriale correlato allo studio – Sebbene MNP-IIV possa aiutare a superare le barriere legate all’accettabilità del vaccino, è necessaria una ricerca per indagare i meccanismi immunologici di MNP-IIV e sarà necessario dimostrare l’efficacia del vaccino con studi futuri”.
Fonte: Lancet 2017
Will Boggs
(Versione italiana Quotidiano Sanità/Popular Science)
10 luglio 2017
© Riproduzione riservata
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