Quotidiano on line
di informazione sanitaria
Sabato 17 AGOSTO 2024
Scienza e Farmaci
segui quotidianosanita.it

HIV-1. Aifa approva la rimborsabilità del farmaco Ataza Navir/Cobicistat


È il primo farmaco in combinazione a dose fissa di un inibitore delle proteasi (atazanavir) e di un potenziatore farmacocinetico (cobicistat) la cui efficacia è stata dimostrata in uno studio clinico di fase 3, randomizzato, in doppio cieco, con controllo attivo

12 MAG - Oggi i pazienti italiani colpiti da HIV-1 avranno a disposizione una nuova arma che ha dimostrato di essere efficace nel lungo termine. L’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) ha approvato la rimborsabilità della coformulazione atazanavir/cobicistat compresse in associazione con altri farmaci antiretrovirali per il trattamento dei pazienti adulti con HIV-1, senza mutazioni note associate a resistenza ad atazanavir. Ogni anno in Italia il virus colpisce circa 3.700 persone.

L’approvazione della Commissione Europea, invece, è basata sui dati dello Studio GS-US-216-0114, uno studio clinico randomizzato in doppio cieco (692 pazienti) che ha valutato la sicurezza e l’efficacia di atazanavir 300 mg con cobicistat 150 mg (344 pazienti) rispetto ad atazanavir 300 mg con ritonavir 100 mg (348 pazienti), un altro potenziatore farmacocinetico, in combinazione con emtricitabina/tenofovir disoproxil fumarato in pazienti adulti naïve al trattamento.

A 48 settimane, l’85% dei pazienti nel braccio atazanavir+cobicistat ha raggiunto il successo virologico, rispetto all’87% dei pazienti nel braccio atazanavir+ritonavir. Inoltre, sempre a 48 settimane, è stato osservato un basso tasso di fallimento virologico (HIV-1 RNA ≥50 copie/ml: 6% nel braccio atazanavir+cobicistat; 4% nel braccio atazanavir+ritonavir).

Questi risultati sono stati confermati dai dati a lungo termine alla settimana 144, con tassi di successo e fallimento virologico rispettivamente del 72% e dell’8% nel braccio atazanavir+cobicistat, e del 74% e del 5% nel braccio atazanavir+ritonavir. Il fallimento virologico, che si verifica quando il trattamento non è in grado di sopprimere completamente l’HIV, può essere in parte causato dalla resistenza al farmaco.

Nello studio clinico nessun paziente, che ha assunto atazanavir+cobicistat e ha manifestato fallimento virologico, ha sviluppato resistenza agli inibitori delle proteasi nel corso delle 144 settimane.
 
Lorenzo Proia

12 maggio 2016
© Riproduzione riservata

Altri articoli in Scienza e Farmaci

ISCRIVITI ALLA NOSTRA NEWS LETTER
Ogni giorno sulla tua mail tutte le notizie di Quotidiano Sanità.

gli speciali
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001

Sede legale:
Via Giacomo Peroni, 400
00131 - Roma

Sede operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari

Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto

Tel. (+39) 06.89.27.28.41

info@qsedizioni.it

redazione@qsedizioni.it

Coordinamento Pubblicità
commerciale@qsedizioni.it
    Joint Venture
  • SICS srl
  • Edizioni
    Health Communication
    srl
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013

Riproduzione riservata.
Policy privacy