Oncologia pediatrica. Aieop lancia l’allarme ricerca: “Costi assicurativi insostenibili"
L’Associazione Italiana di Ematologia ed Oncologia Pediatrica (Aieop) chiede al ministro della Salute, Ferruccio Fazio, di modificare il Decreto Ministeriale del 14 luglio 2009 che ha aumentato i costi delle coperture assicurative a tutela dei partecipanti agli studi clinici interventistici. “Oggi l’80% dei malati sopravvive proprio grazie alle ricerche non sponsorizzate condotte negli ultimi 30 anni”.
03 MAG - “La ricerca clinica indipendente nel settore dell’oncologia pediatrica in Italia è bloccata da due anni. Dei cinque studi sperimentali non profit proposti, solo uno, relativo alla leucemia linfoblastica acuta, è riuscito a partire. Si tratta di una situazione allarmante che rischia di mettere a rischio la qualità delle cure dei bambini colpiti da tumore, costretti a migrare nei centri in grado di sostenere le spese necessarie”.
A lanciare l’allarme è l’’Associazione Italiana di Ematologia ed Oncologia Pediatrica (Aieop), che punta il dito contro il Decreto Ministeriale del 14 luglio 2009: “Ha aumentato i costi delle coperture assicurative a tutela dei partecipanti agli studi clinici interventistici. Le conseguenze sono state irrilevanti per le ricerche sponsorizzate, ma quelle indipendenti, in particolare nel settore dell’oncologia pediatrica, hanno subito una preoccupante battuta d’arresto”, afferma Fulvio Porta, presidente Aieop, che chiede l’intervento del ministro della Salute Ferruccio Fazio affinché “questa norma venga riscritta” e “i costi delle polizze assicurative delle sperimentazioni non profit siano compresi nell’attività clinica generale di ogni struttura e non richiedano esborsi ad hoc”.
Ogni anno in Italia circa 1.500 bambini si ammalano di tumore. È la leucemia la forma di cancro più frequente, ma i piccoli possono essere colpiti anche da neoplasie del sistema nervoso centrale, dai linfomi, dal neuroblastoma e altre forme più rare. “I protocolli sperimentali sono stati uno strumento essenziale per individuare trattamenti che hanno permesso all’oncologia pediatrica di raggiungere risultati eccezionali, capovolgendo di fatto la prognosi per i piccoli malati”, spiega l’Aieop osservando che trent’anni fa 8 su 10 morivano dopo pochi mesi dalla diagnosi, oggi l’80% guarisce con una buona qualità di vita. “Gli studi clinici nell’adulto sono sponsorizzati prevalentemente dalle case farmaceutiche – aggiunge Andrea Pession della Clinica Pediatrica di Bologna e responsabile del centro operativo dell’Aieop -. Le neoplasie pediatriche invece sono considerate malattie rare e possono essere studiate e curate proprio grazie alla ricerca indipendente, priva di ricadute commerciali. L’oncologia pediatrica è sempre stata il prototipo della buona medicina perché attorno al bambino si aggregano le forze migliori”.
Uno studio della durata di 5 anni può costare fino a un milione di euro, il 15% è rappresentato dalle coperture assicurative. “Per un’azienda farmaceutica l’incremento dei costi previsto dal provvedimento è di scarso rilievo rispetto all’insieme delle risorse richieste per condurre una sperimentazione, ma per la ricerca indipendente diventa un onere insostenibile. La nostra Associazione – conclude Pession - si è mossa negli ultimi due anni per consentire che almeno un protocollo sperimentale partisse. Ma va rivista la ratio della norma, perché un’associazione no profit e un’azienda farmaceutica non possono essere poste sullo stesso piano”.
03 maggio 2011
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