Farmaceutica. Incontro Aifa con Aschimfarma-Federchimica: “Qualità nostra produzione è elemento strategico”
La qualità del sistema produttivo nel settore farmaceutico premia l’Italia con il ritorno dei colossi del Big Pharma verso i produttori italiani per l’approvvigionamento sia di principi attivi che di intermedi avanzati innovativi. Baccalini (Aschimfarma-Federchimica): “Un risultato importante”. Pani (Aifa): “Nostre ispezioni nei siti produttivi sono una garanzia per la salute dei pazienti in tutto il mondo”
16 FEB - Erano i primi mesi del 2012 quando l’Agenzia Italiana del Farmaco alla luce della nuova direttiva europea che nel luglio del 2011 aveva modificato, dopo un decennio, il codice comunitario relativo ai medicinali per uso umano, al fine di impedire l’ingresso di medicinali falsificati nella catena di fornitura legale, prese una decisione strategica ritenendo che la qualità del “made in Italy” anche nei prodotti farmaceutici sarebbe stata premiata negli anni a venire.
Oggi quella intuizione è stata confermata dal mantenimento e miglioramento degli elevati standard qualitativi dei produttori italiani di principi attivi farmaceutici che hanno portato ad una significativa crescita della produzione nazionale di molecole e di intermedi innovativi destinati all’export.
“La Direttiva 2011/62/EU ha esteso a tutti gli Stati Membri i livelli di controllo che AIFA applica in modo sistematico ormai da anni, a garanzia della qualità del sistema produttivo nel settore farmaceutico e dunque a tutela della salute pubblica e del singolo. Questa è indubbiamente una delle ragioni per cui le “Big Pharma”, dopo una fase di “passaggio” caratterizzata dallo spostamento delle richieste di approvvigionamento verso il mercato asiatico tornano a rivolgersi ai produttori italiani per l’approvvigionamento sia di principi attivi che di intermedi avanzati innovativi. Un risultato importante che premia in primo luogo l’approccio strategico/imprenditoriale, come confermato da
Gian Mario Baccalini, Presidente di Aschimfarma-Federchimica.
“Le ispezioni presso i siti produttivi, effettuate dagli ispettori dell’Agenzia Italiana del Farmaco, sono una garanzia per la salute dei pazienti in tutto il mondo: le aziende italiane del settore esportano infatti oltre l’85% della produzione verso mercati esteri, tra cui per esempio quello statunitense, che rappresenta oggi uno dei mercati più controllati. Ciò testimonia, indubbiamente la qualità del sistema produttivo e di quello di controllo cui sono sottoposti da parte di AIFA i siti produttivi italiani”, ha sottolineato il Direttore Generale dell’AIFA,
Luca Pani.
“Ringraziamo il Direttore Generale e l’AIFA per l’impegno messo in campo – ha concluso il Presidente Baccalini - estremamente certi dell’importante ruolo svolto quotidianamente dal nostro ente regolatorio, per il quale i farmaci rappresentano in primis uno strumento di difesa della salute.
16 febbraio 2016
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