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Se il parto è pretermine il latte materno è meno nutriente


Il 75 per cento di antiossidanti in meno nel latte delle donne che partoriscono prima della quarantesima settimana. È il risultato di una scoperta spagnola che potrebbe consentire di produrre latte artificiale più simile a quello naturale.

21 FEB - Il latte materno è meno nutriente se la gravidanza giunge a termine prima del dovuto. In particolare, i livelli di coenzima Q10 nel latte delle donne che hanno partorito prima della scadenza del “tempo” sono del 75 per cento più bassi rispetto ai parti a termine.La scoperta è di un gruppo di ricercatori spagnoli, dell’Università di Granada e dell’ospedale universitario San Cecilio, che hanno analizzato il latte di 30 donne, la metà delle quali aveva partorito con qualche settimana di anticipo.
Il team ha analizzato sia il colostro, sia il latte di transizione sia il latte maturo misurando i livelli di coenzima Q10, quelli di tocoferolo (un altro antiossidante) e l’attività antiossidante totale del latte. Le donne hanno inoltre completato un questionario sulle loro abitudini alimentari per verificare che eventuali differenze nella composizione del latte non fossero connessi a diversi regimi dietetici.Non è stato così: i risultati dello studi pubblicato su Free Radical Research hanno evidenziato infatti che, qualunque fosse l’alimentazione della madre, era il periodo gestazionale a influenzare la composizione del latte. In particolare i livelli medi di coenzima Q10 nel colostro erano del 75 per cento più bassi nelle madri pretermine (0.4 µmol/l) rispetto a quelle che avevano portato a termine la gravidanza nelle 40 settimane fisiologiche. Analoghi risultati per il tocoferolo.
Per i ricercatori si tratta di risultati importanti. Innanzitutto perché danno informazioni essenziali sui reali bisogni nutrizionali dei più piccoli. E poi perché fanno nuova luce su una componente del latte materno finora poco indagata: “ci sono componenti con attività antiossidante la cui concentrazione e presenza nel latte materno è completamente sconosciuta. Il coenzima Q10, che è un antiossidante di grande importanza, è uno di questi”, ha spiegato il team.Le ricadute ora potrebbero essere immediate: “in alcuni casi l’allattamento al seno non è possibile e il neonato viene nutrito con latte artificiale”, hanno illustrato i ricercatori. “E quest’ultimo è prodotto per essere quanto più possibile simile al latte materno o per svolgere almeno gli stessi effetti. Ciò impone di comprendere in profondità la composizione del latte materno”. È questo che rende i risultati di questa ricerca così rilevanti, hanno concluso.

21 febbraio 2011
© Riproduzione riservata

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