Spesa farmaceutica. La territoriale rispetta il tetto ma l’ospedaliera lo sfora del 23%. Il report Aifa
Per la territoriale a livello nazionale si sta all'11,15% (tetto 11,35%). Per l'ospedaliera siamo invece al 4,52% (tetto 3,5%). Solo tre regioni sotto il tetto per i farmaci ospedalieri. Mentre otto superano comunque (anche se di poco) quello territoriale. Aumenta del 4,3% la quota a carico dei cittadini (ticket e compartecipazione su prezzo di riferimento) che si attesta a 1,249 mld. IL RAPPORTO
11 FEB - Pubblicato il nuovo aggiornamento dell’Aifa sulla spesa farmaceutica regionale, dove la convenzionata netta a carico del Ssn segna un – 3,4% tra gennaio e ottobre 2014 rispetto allo stesso periodo del 2013.
In soldoni, si tratta di 7,182 miliardi di euro, 251 in meno rispetto al 2013. Tuttavia, questo calo è stato affiancato da una crescita della spesa sostenuta dai cittadini di tasca propria che, tra ticket e altre forme di compartecipazione, ha raggiunto quota 1,249 mld, 51,7 mln in più del 2013, con un incremento percentuale del 4,3%.
In lieve crescita anche il numero di ricette, sono state 509,3 milioni nel periodo gennaio-ottobre 2014, cioè +0,3% rispetto allo scorso anno. Cresciuta anche la spesa da distribuzione diretta di fascia A che, con il +5,3%, ha raggiunto quota 2,641 miliardi di euro.
A conti fatti, la spesa territoriale può vantare ancora una volta di essere rimasta al di sotto del tetto di spesa stabilito nell’11,35% del Fondo sanitario nazionale: la spesa infatti si è fermata all’11,15% a quota 10,164 miliardi di euro.
Non altrettanto buono il risultato dell’ospedaliera, che ha sforato il tetto del 3,5% sul Fondo raggiungendo il 4,3% e assestandosi a un valore pari a 4,244 miliardi, con un incremento del 23% rispetto al limite di spesa imposto dal tetto (in valori assoluti 956,4 milioni di euro in più).
Ma vediamo i dati del rapporto Aifa più nel dettaglio.
SPESA FARMACEUTICA OSPEDALIERA. DATI PER REGIONE
Sono solo tre le Regioni in Italia che nel periodo gennaio-ottobre 2014 sono riuscite a rimanere al di sotto del tetto programmato del 3,5% sul Fsn, e si tratta della Valle d’Aosta (3,2%), P.A. di Trento (3,3%) e Abruzzo (1,9%). Maglia nera alla Puglia (5,7%). Sopra il 5% la Toscana (5,6%), la Sardegna (5,2%) e l'Umbria (5,0%).
SPESA FARMACEUTICA TERRITORIALE. DATI PER REGIONE
Anche se a livello medio nazionale il tetto di spesa per la territoriale nei primi 10 mesi del 2014 risulta rispettato appieno, così non è se vediamo i dati delle singole regioni. Sono infatti otto quelle che (anche se in alcuni casi di pochissimo) hanno comunque sfondato l'11,35%. Si tratta dell’Abruzzo (15,0%), Sardegna (13,7%), Calabria (12,9%), Puglia (12,7%), Lazio (12,6%), Campania (12,5%) e poi Sicilia (11,5%) e Marche (11,4%) che l'hanno appena passato. Al contrario le più virtuose, tra le 13 che il tetto l'hanno rispettato, sono invece P.A. di Bolzano (8,1%), P.A. di Trento (9%), Emilia Veneto (9,4%) ed Emilia Romagna (9,5%).
IL TICKET E LE RICETTE
Quanto al ticket e alla quota di compartecipazione sul prezzo di riferimento, l’unica Regione ad avere abbassato – seppur di poco – il carico di spesa sui cittadini è stata la Sicilia (-1,4%), mentre il peso della compartecipazione è cresciuto soprattutto in Basilicata (+18,1%), nella P.A. di Trento (+13,6%) e Sardegna (+11,1%) La P.A. di Trento è anche l’area in cui si è registrato il maggiore incremento di ricette (+4,3%), seguita da Puglia (+3,2%) e Campania (+3%). Ricette in calo, invece, in Veneto (-3,1%), in Sicilia (-1,8%), in Liguria (-1,6%), nel Lazio (-0,9%), in Basilicata (-0,5%), in Val d’Aosta (-0,5%), in Lombardia (-0,5%), in Toscana (-0,3%) ed Emilia Romagna (-0,1%).
In valori assoluti l'insieme della compartecipazione alla spesa ha raggiunto la cifra di 1,249 mld di euro, di cui il 63,2% derivante dalla differenza di prezzo a carico del cittadino tra il prezzo di riferimento rimborsato dal Ssn e quello del prodotto farmaceutico scelto dal paziente.
11 febbraio 2015
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