Biosimilari. Incontro Lorenzin-AssoGenerici. Al centro le difformità regionali e le difficoltà del mercato italiano
Il presidente dell'associazione ha sottolineato le difficoltà di piccole e medie imprese che "restano strozzate da vincoli regolatori e di concorrenza rispetto ai competitori internazionali”. Il ministro ha ribadito l'importanza di "sostenere le potenzialità future del comparto e l’export”.
11 DIC - Un confronto sulle dinamiche che caratterizzano il comparto del farmaco in Italia. Questo il contenuto dell’incontro, svoltosi oggi, tra il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, e una delegazione di AssoGenerici.
Al centro dei colloqui le difficoltà e le differenze a livello regionale nell’utilizzo dei farmaci biosimilari di fatto conducono ad un accesso ineguale dei cittadini ai trattamenti con biotecnologici di alta qualità. D’altro lato, ed è il secondo aspetto cruciale, permangono nell’ordinamento italiano alcune previsioni normative che diminuiscono la competitività dell’industria nazionale “costituita in larga misura, il 46% - riferisce una nota di AssoGenerici - da piccole medie imprese che si sono conquistate l’apprezzamento dei mercati internazionali per know-how e qualità ma restano strozzate da vincoli regolatori e di concorrenza rispetto ai competitori internazionali”.
Un fatto grave “se si considera che il fatturato della farmaceutica italiana dipende per oltre il 65% dall’esportazione, rispetto a una media europea del 30%” – afferma
Enrique Hausermann, Presidente di AssoGenerici. Due fattori che rischiano di compromettere la sostenibilità del SSN e la maggiore disponibilità di cure allo stato dell’arte offerte dalla prossima scadenza del brevetto di molti anticorpi monoclonali, capisaldi nel trattamento di malattie neoplastiche e immunitarie, che oggi sviluppano una spesa pari a 2 miliardi di € l’anno“.
“Per noi è importante che il Ministro Lorenzin abbia condiviso gli elementi di questa analisi, in particolare sulla eccessiva variabilità nell’impiego dei biosimilari a livello regionale - sottolinea
Francesco Colantuoni, Vicepresidente AssoGenerici e Coordinatore dell’Italian Biosimilar Group -Da parte nostra siamo consapevoli che rimuovere questi ostacoli richiede innanzitutto il coinvolgimento della comunità medica e delle organizzazioni dei pazienti anche attraverso la raccolta di dati tratti dall’esperienza clinica quotidiana con i farmaci biotecnologici nell’ambito di categorie ad elevato impatto di spesa, un lavoro facilmente realizzabile utilizzando per esempio i nuovi registri di monitoraggio Aifa”.
Il ministro
Beatrice Lorenzin ha definito costruttivo l’incontro e ha dichiarato: “E’ un comparto in crescita nel nostro Paese e dobbiamo sostenerne le potenzialità future e l’export”.
11 dicembre 2014
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