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Ebola. Oms: “E’ un evento straordinario e un rischio per la salute pubblica di altri Stati”


E’ questo il verdetto del comitato di emergenza istituito presso l’Oms reso noto in una conferenza stampa dopo due giorni di riunioni. Per gli esperti è essenziale “una risposta internazionale coordinata per fermare e invertire la diffusione internazionale di Ebola”. Basso il rischio in Europa. 

09 AGO - E’ iniziata l’emergenza internazionale per l'Ebola, ma per il vecchio continente il rischio è “estremamente basso”. Questa la rassicurazione del commissario europeo alla Salute Tonio Borg, riportata dall’Ansa, mentre si diffonde l’appello degli esperti riuniti dall’Oms. “La Ue ha uno standard sanitario, anche sulla prevenzione, molto elevato” ha aggiunto Borg. E comunque, "nell'improbabile caso che il contagio arrivi, l'Europa è pronta".

Nel frattempo, l’Ebola è diventata un’“emergenza sanitaria pubblica di rilevanza internazionale” e l’epidemia, come ha spiegato il segretario generale dell'Oms, Margaret Chan, è “la peggiore che si sia avuta in almeno 40 anni”. Per questo, ha aggiunto Chan, è indispensabile “uno sforzo coordinato a livello internazionale per fermare la diffusione del virus”.

Come si apprende dal sito dell’Oms, attualmente i paesi colpiti sono quattro: Guinea, Liberia, Nigeria e Sierra Leone. Da queste zone sono stati segnalati in tutto 1711 casi, di cui 1070 confermati, 436 probabili e 205 sospetti e 932 decessi.

Ma per Keiji Fukuda, vicesegretario dell'Oms, Ebola ”non è una malattia misteriosa, si può fermare”. Fukuda ha parlato delle raccomandazioni redatte sia per i paesi colpiti dal virus sia per quelli che non lo sono. La prima indicazione “è che tutti i paesi in cui c'è trasmissione del virus dichiarino lo stato di emergenza nazionale”.

Per ora non ci sono restrizioni generali ai viaggi internazionali, ma nei paesi dove l'epidemia è in corso si devono fare test a tutti i passeggeri in uscita da porti e aeroporti. “Se le precauzioni che consigliamo sono seguite alla lettera – ha sottolineato il segretario generale Chan – il rischio è veramente minimo. Interrompere i voli rischia di mettere in ginocchio le economie di quei paesi''.

Per il ministro della Salute Beatrice Lorenzin: “non c'è alcun pericolo in relazione al virus Ebola e non ci devono essere forme di psicosi, bensì forme di allerta che tutti i paesi hanno attivato e l'Italia per prima, a partire da posti, aeroporti e luoghi di fruizione turistica”.

09 agosto 2014
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