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Tumori e prevenzione. Stile di vita corretto consentirebbe la guaribilità nell’80% dei casi. Lorenzin: “La prevenzione un dovere sociale per sé e per gli altri” 

di Viola Rita

Sana alimentazione, attività fisica, niente fumo e poco alcol: sono gli ingredienti di uno stile di vita sano. Lorenzin: “Senza la prevenzione non avremmo raggiunto obiettivi odierni”. Domenica inizia la Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, organizzata dalla  LILT, che distribuirà l’olio d’oliva extravergine, simbolo della manifestazione

13 MAR - ‘Prevenire è vivere’ sono le parole chiave di oggi, alla vigilia della XIII Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica, dal 16 al 23 marzo, uno dei principali appuntamenti annuali della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT). Se tutti adottassimo stili di vita corretti, comprendenti un’attività fisica regolare, l’eliminazione del consumo di tabacco, la riduzione del consumo di alcol e un’alimentazione sana, si raggiungerebbe in tempi brevi una guaribilità complessiva dal cancro di oltre l’80%, cioè di ben 8 casi su 10. A discuterne, proprio oggi, è la LILT, durante una Conferenza a Palazzo Chigi, presieduta dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. Quello che emerge con grande chiarezza, sia da parte delle Istituzioni che delle Associazioni, è che la Prevenzione rappresenta oggi lo strumento più efficace per i vincere i tumori. Il Focus di questa tredicesima edizione della manifestazione LILT è il ruolo dell’obesità e del sovrappeso infantile ed adolescenziale come fattore favorente lo sviluppo di tumori.

In particolare, la manifestazione prevede, dal 16 al 23 marzo, numerose iniziative di sensibilizzazione alla prevenzione, organizzate dalla LILT in collaborazione con la Fondazione Campagna Amica (e Coldiretti). Alla manifestazione prenderà parte anche l’Unione dei Ristoranti del Buon Ricordo. Per il dettaglio completo delle iniziative si rimanda all’approfondimento in calce al testo.

Ad aprire la Conferenza odierna è Francesco Schittulli, Presidente della LILT, che sottolinea, insieme al Ministro Lorenzin, l’importanza a livello formativo dell’educazione alimentare fin dall’infanzia, ipotizzando anche “una stretta collaborazione interministeriale, che, guidata dal Ministro della Salute, veda il coinvolgimento attivo e diretto del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (con il quale abbiamo già un protocollo d'intesa che risale al 2006), e con il Ministero dell’Agricoltura, specificamente riguardo agli effetti benefici di una corretta alimentazione”, ha dichiarato Schittulli.
Un’errata alimentazione, infatti, è responsabile del 35% dei tumori che colpiscono il grosso intestino e il colon retto, ma anche altri organi e apparati. È importante diffondere la cultura della prevenzione, dunque spiegare ai bambini fin dalle scuole materne che bisogna mangiare poco, alzandosi da tavola magari con ancora un po’ di appetito, consumare poca carne, soprattutto quella rossa, bere molta acqua (che oltre al potere di diluizione elimina eventuali sostanze tossiche) e praticare regolare attività fisica”.

Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, poi, sottolinea l’importanza della prevenzione nella battaglia contro il tumore, come strumento che permette ogni giorno una nuova vittoria: “Una malattia, quella del cancro, di cui qualche tempo fa faceva paura soltanto pronunciare il nome e che al contrario, oggi, anche se difficile e grave, è una malattia come le altre: abbiamo cominciato a vincerla, grazie alla ricerca scientifica ed alla prevenzione. Se non ci fossero medici, volontari, associazioni che si prendono cura del malato in tutto il suo percorso e che si occupano della prevenzione, non avremmo ottenuto i risultati che abbiamo raggiunto”, ha affermato il Ministro. “Si deve combattere il tumore con la prevenzione primaria e secondaria, non si deve aver paura di pronunciare la parola cancro e di farne la diagnosi. Parlare di stili di vita a volte comporta anche delle critiche pretestuose: nel nostro paese talvolta è come se non si volesse ascoltare, un po' come se parlando di stili di vita si volesse banalizzare la malattia, in realtà il cancro si combatte prima di ammalarsi. Gli aspetti preventivi più importanti sono l’educazione alimentare, la pratica sportiva come parte integrante della vita, la cura dell’ambiente circostante, combattendo fattori esogeni. Tale stile di vita deve far parte della nostra educazione e dobbiamo trasmetterlo ai bambini fin da piccoli: si tratta di qualcosa che si fa per se stessi, ma anche e soprattutto per gli altri, come contributo alla società. Alcuni tipi di tumori, che riguardano soprattutto le donne, possiamo vincerli con la prevenzione: quest’ultima, dunque, rappresenta un dovere sociale per la donna nei confronti di se stessa e, attraverso lei, nei confronti dell’intera famiglia”.
 
Nella direzione della sensibilizzazione sociale, inoltre, va anche il messaggio del Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, Maurizio Martina, letto durante la Conferenza. “Per sensibilizzare i cittadini su questo tema, bisogna occuparsi prima di tutto dei giovani. Ritengo importante introdurre nelle scuole un progetto sperimentale di educazione alimentare, e ho voluto discutere anche con il Ministro dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, per fare in modo che questa idea sia attiva già dal prossimo anno. Si tratta di una proposta che non possiamo lasciar scorrere tra gli elenchi di cose da fare, ma che deve essere considerata una priorità perché rappresenta un importante sviluppo della formazione civica dei nostri ragazzi”.

Simbolo della sana alimentazione e dunque di questa Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica è proprio l’olio extravergine d'oliva, con un testimonial speciale, il cantautore italiano Albano Carrisi, che ha sconfitto il tumore. “Penso di aver vinto la malattia”, racconta in Conferenza Albano. “Oltre alle indicazioni sullo stile di vita, un aspetto secondo me molto importante è la voglia di aggredire il problema e di dire al tumore ‘io ti batterò’”.
 
A parlare, in seguito, è David Granieri, presidente della Coldiretti Roma e Lazio e Vice Presidente della Fondazione Campagna Amica, che prendono parte alla Settimana Nazionale per la Prevenzione Oncologica: “In 100 mercati in tutta Italia, rintracciabili presso il nostro portale, viene distribuito mezzo litro d’olio in cambio di un contributo ridotto, a sostegno delle attività promosse dalla LILT”, illustra Granieri. È importante collaborare per “la crescita della cultura enogastronomica, dato che a volte si assiste alla circolazione di prodotti non conformi” alla necessaria qualità.
 
Infine, l’intervento di Massimo Gargano, Presidente del Consorzio Olivicolo Unaprol, che sottolinea “il primato dell’agricoltura italiana come strumento per la prevenzione. In tal senso il nostro olio extravergine d’oliva aiuta in maniera importante. Questo olio aiuta la prevenzione", spiega Gargano, purché insieme ai corretti stili di vita si presti attenzione anche agli stili di acquisto “e ai prezzi eccessivamente bassi della grande distribuzione”.
 
Viola Rita

13 marzo 2014
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