Cardiologia. Siprec: "La crisi colpisce anche il cuore: si fa meno sport, si mangia peggio, si fuma e beve di più"
Le fasce sociali più deboli hanno una prevalenza di fattori di rischio per alcune patologie molto più alta rispetto ai gruppi che occupano il vertice della piramide sociale. E' quanto emerso da un documento che verrà presentato a Napoli nel corso del 12° Congresso nazionale della Società italiana per la prevenzione cardiovascolare.
04 MAR - Poveri e a rischio salute. E’ questo il triste binomio che emerge dal Documento Siprec 2014 dal titolo ‘La prevenzione cardiovascolare in tempo di crisi’, secondo cui le fasce sociali più deboli hanno una prevalenza di fattori di rischio per alcune patologie molto più alta rispetto ai gruppi che occupano il vertice della piramide sociale. Il Documento sarà presentato nel corso del 12° Congresso Nazionale della Società Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (Siprec), in programma a Napoli, all’Hotel Excelsior, a partire dalle ore 14.30 di giovedì 6 fino a sabato 8 marzo 2014.
Come ha spiegato
Bruno Trimarco, Presidente della Siprec, “si parla continuamente dell’impatto che la crisi economica ha sulle spese voluttuarie delle famiglie. Meno conosciuta è invece la ricaduta dell’attuale situazione economica su alcuni importanti determinanti della prevenzione cardiovascolare, come l’alimentazione, l’attività fisica e, soprattutto, l’attenzione dei cittadini al proprio stato di salute”.
Dal momento che la conoscenza di un problema è il primo passo per arrivare alla sua soluzione, ha continuato Trimarco, “con il Documento SIPREC 2014 vogliamo sostenere l’intento di contribuire ad attenuare l’impatto negativo della crisi economica sulla prevenzione cardiovascolare, suggerendo possibili soluzioni”.
Osservando le abitudini degli italiani, è evidente come l’alimentazione delle famiglie più povere è diventata ipercalorica, mentre l’attività fisica si è ridotta, comportando un aumento dell’obesità. Nel Documento si legge che il 38,3% degli italiani non pratica alcuna attività fisica, un altro 28,2% ne pratica qualcuna, il 10,2% fa sport saltuariamente e solo il 22,8% pratica sport in maniera continuativa.
La crisi economica e il suo legame con il ridotto movimento fisico al di sotto dei livelli accettabili per l’abbattimento del rischio cardiovascolare, si configura attualmente anche attraverso la carenza di strutture urbane adeguate. A condurre una vita più sedentaria, a bere più alcol e a fumare di più sono le persone appartenenti alle classi economicamente svantaggiate. In particolare, la probabilità che una persona con molte difficoltà economiche fumi è quasi doppia rispetto a una persona senza difficoltà economiche. Sul lungo periodo, ciò si traduce in un aumento dell’insorgenza di malattie croniche con un incremento del carico assistenziale sul Sistema sanitario nazionale.
Tanti gli argomenti che verranno trattati durante il Congresso: dalle ultime novità nel campo della diagnosi, della cura e della prevenzione delle malattie cardiovascolari fino ai segnali nascosti e ai fattori di rischio non convenzionali. Due le Tavole Rotonde in programma il giorno di apertura, dal titolo “In viaggio verso Expo 2015” e “Informare per creare salute: la prevenzione in rete”. Nella prima, “legata indissolubilmente al nostro Documento, dato che l’Expo 2015 ha come argomento cardine l’alimentazione – ha affermato il Presidente Siprec – si parlerà di una distribuzione più equa delle risorse, dell’importanza della dieta mediterranea e si rifletterà su possibili soluzioni per risolvere il problema della fame che affligge i Paesi più poveri”. Non meno importante, secondo Trimarco, il nodo “informazione medico-scientifica”, tema al centro della seconda Tavola Rotonda.
Il Congresso, destinato a medici, biologi, dietisti, farmacisti, fisioterapisti e infermieri, è accreditato Ecm.
04 marzo 2014
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