Alimentazione. "Alleati per la salute", in un libro tutti i suggerimenti per uno stile di vita sano
Il volume dell'epatologo Salvatore Ricca Rossellini parte dall'assunto che un'alimentazione sana è molto più utile di qualsiasi farmaco contro i disturbi digestivi e dell’apparato gastroenterico. "Ridurre zuccheri, proteine e grassi di origine animale".
17 SET - Gastriti, ulcere, coliche biliari, reflusso esofageo, steatosi epatica, epatite, cirrosi. Ma anche gonfiore addominale, diverticolosi, colite ulcerosa, intolleranze alimentari, celiachia, malattia di Crohn e molto altro. I disturbi digestivi e dell’apparato gastroenterico sono frequenti e fastidiosi e sempre più spesso portano i pazienti a cercare rimedio nei medicinali. Esiste però una soluzione più sana ed efficace: un’alimentazione sana. E’ questo l’assunto da cui parte
“Alleati per la salute”, il volume dell’epatologo
Salvatore Ricca Rossellini, edito da ‘L’età dell’acquario” e disponibile dal prossimo 19 settembre nelle librerie e negli store online.
Il filo conduttore che anima il libro è chiaro sin dal principio: mangiare verdure, frutta e di fibre, riducendo zuccheri, proteine e grassi d’origine animale, potrebbe prevenire molti problemi, assottigliando anche il rischio di malattie cardiovascolari, diabete e tumori. Può sembrare una banalità, ma non è esattamente così. “Mi sono reso conto – racconta l’autore - che, interrogando i malati circa le loro abitudini alimentari, emergevano dati a dir poco inquietanti. Non solo i pazienti obesi e con fegato grasso mangiavano male, cioè un eccesso di grassi d’origine animale e zuccheri, pochissima verdura e frutta, troppa carne e insaccati. Ma anche chi soffriva di bruciore di stomaco, reflusso acido, alito cattivo, stitichezza, diarrea, diverticoli del colon o malattie infiammatorie intestinali dichiarava di non aver mai consumato le famose cinque porzioni al giorno di verdure e frutta. Si stupiva delle mie domande e di questa necessità”.
Puntare su alimenti sani, dunque, perché i farmaci non rappresentano l’unico rimedio. “Curare il bruciore di stomaco – prosegue - per anni con farmaci non ha molto senso se non s’interviene radicalmente sull’alimentazione, cambiando anche lo stile di vita. L’epatite virale da virus C – altro esempio – possiamo curarla con interferone e ribavirina, ma senza l’astensione dall’alcol e una dieta sana, la cura è spesso del tutto inutile”.
L’idea di fondo è infatti che l’approccio non solo farmacologico, ma incentrato su alimentazione e stili di vita è molto vantaggioso perché, oltre a facilitare la guarigione dell’organo sofferente, riduce il rischio di molte e, a volte, ben più pericolose malattie. “L’idea che il medico debba fare la diagnosi per trovare la cura farmacologia specifica si sta sbriciolando di fronte alla complessità e alle molteplici cause delle malattie degenerative e tumorali che colpiscono oggi la nostra società.Il principio che una pastiglia, uno sciroppo o un’iniezione possano essere la cura per ogni malattia è fallace; pericoloso per la nostra salute e inutilmente ed esageratamente costoso per le nostre tasche e il sistema sanitario”.
Ed è proprio su questi aspetti che il volume focalizza l’attenzione, snocciolando anche una serie di consigli pratici. Il lettore potrà trovare quelle indicazioni che “lo porteranno ad affrontare con maggior consapevolezza il suo rapporto con il cibo e a migliorare la propria salute. Potrà sperimentare un riconquistato benessere, vedendo potenziare la sua forma fisica; riducendo il peso, migliorando l’aspetto e l’energia, aumentando l’agilità, contenendo i sintomi fastidiosi e, perché no – conclude - raggiungendo, in molti casi, la guarigione”.
17 settembre 2013
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