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Malattia meningococcica. Ok dall’Aifa per il vaccino


Dopo l’approvazione a gennaio da parte della Commissione europea si attendeva solo l’immissione in commercio da parte delle autorità nazionali, per questo vaccino contro il meningococco di sierogruppo B che promette di salvare molte vite umane, e di cambiare le prospettive della lotta contro la meningite nel mondo.

27 GIU - Ogni 10 minuti, nel mondo, una persona muore di meningite meningococcica. Il meningococco può uccidere in meno di 24 ore o causare gravi disabilità permanenti. La popolazione a maggior rischio di contagio sono i bambini piccoli, ma anche gli adolescenti sono a rischio. Il meningococco di tipo B è tra i principali responsabili di queste infezioni. Da oggi però, dopo il via libera da parte della Commissione Europea lo scorso gennaio, una nuova risorsa è arrivata in Italia, grazie all’autorizzazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) all’immissione in commercio del nuovo vaccino multicomponente Novartis contro il meningococco di sierogruppo B [rDNA, componente, adsorbito].
 
A seguito della decisione dell’AIFA, le autorità competenti valuteranno l’inserimentodel nuovo vaccino nei calendari vaccinali regionali e nell'ambito del prossimo Piano Vaccinale Nazionale. “La Sanità Pubblica non può che salutare con sollievo la disponibilità di ogni nuovo vaccino”, ha commentato Michele Conversano, Presidente della Società Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanità Pubblica. “Tanto più in questo caso, data la gravità della meningite meningococcica, l’esordio subdolo e l’assenza di una terapia precoce e salvavita. Adesso tocca alle Regioni mettere quanto prima a disposizione dei cittadini un’arma in più per tutelare la propria salute”.
 
La meningite meningococcica è un'infezione batterica e la principale causa di meningitein Europa, soprattutto tra i neonati, la fascia d’età più esposta al meningococco B (MenB). Nel mondo, ogni anno, sono complessivamente mezzo milione i casi di meningite meningococcica. L’epidemiologia dei diversi sierogruppi di meningococco varia considerevolmente a seconda dell’area geografica. In Italia, la causa principale è rappresentata dal sierogruppo B, che nel 2011 è stato responsabile del 64% dei casi totali tipizzati. Ha rappresentato inoltre la causa principale di meningite meningococcica nei bambini sotto l’anno di età, causando il 77% dei casi totali.
Indicato per l’immunizzazione a partire dai due mesi di età, il vaccino Novartis contro il MenB, è il risultato di oltre venti anni di ricerca d’avanguardia nello sviluppo dei vaccini presso i laboratori di Siena. “Esistono vaccini in grado di proteggere contro i ceppi A, C, Y e W135 della meningite meningococcica, ma finora non era disponibile un vaccino contro il meningococco B”, ha dichiarato Rino Rappuoli, Responsabile Mondiale della Ricerca, Novartis Vaccines and Diagnostics. “Ecco perché è molto importante che sia arrivato il via libera anche dell’AIFA. Questo nuovo vaccino permetterà non solo di salvare molte vite umane, ma anche di cambiare le prospettive della lotta contro la meningite nel mondo. Adesso il nostro ruolo passa in secondo piano e il compito più importante lo avranno i governi e le istituzioni che hanno l’obiettivo di tutelare la salute pubblica con efficaci programmi di immunizzazione”.
 
“Credo non ci sia esperienza peggiore per un pediatra di vedere un bambino con una meningiteo una sepsi”, ha affermato Chiara Azzari, Direttore della Clinica Pediatrica II del Dipartimento di Pediatria Internistica, all’Università degli Studi di Firenze e Azienda Ospedaliero-Universitaria “A. Meyer” di Firenze. “Ogni medico sa che dovrà affrontare situazioni drammatiche, ma la morte di un bambino è qualcosa a cui non ci si arrende mai. Le classi d’età a maggior rischio sono due  la fascia 0-12 mesi e gli adolescenti tra 12 e 18 anni. La maggior incidenza è tra i 4 e gli 8 mesi. Ecco perché, per ottenere risultati effettivi nella riduzione dei casi, la prima barriera deve essere posta ai 2 mesi, con programmi di vaccinazione adeguati”.
 
Questa malattia è particolarmente pericolosa in quanto attacca le persone sanesenza alcun segnale di preavviso e può portare al decesso entro 24-48 ore. La meningite menigococcica ha una letalità tra il 9 e il 12%, ma in assenza di un trattamento antibiotico adeguato può raggiugere il 50%. I segni e sintomi sono spesso simili a quelli influenzali, rendendo difficile la corretta diagnosi negli stadi iniziali dell’infezione e limitando la possibilità di evitare le conseguenze più gravi. Su dieci persone che contraggono la malattia, circa una è destinata a morire anche se sottoposta a cure adeguate e su cinque persone che sopravvivono, una rischia di restare vittima di devastanti disabilità permanenti, quali danni cerebrali, problemi di udito o amputazione di arti. La prevenzione attraverso la vaccinazione rappresenta quindi l’unica difesa contro questa malattia così aggressiva.
Tuttavia, la sua incidenza in Italia risulta sottostimata sia perché i casi di malattia non vengono adeguatamente notificati, sia per il ridotto utilizzo di tecniche più idonee per la tipizzazione. Secondo i dati di sorveglianza nei bambini con meno di 1 anno l’incidenza è di circa 3/100.000 nuovi nati1, e molti casi hanno un esito fatale ancora prima di poter fare la diagnosi.
 
Il profilo di tollerabilità e immunogenicità del nuovo vaccino Novartis sono stati stabiliti sulla base di un vasto programma clinico che ha coinvolto oltre 7.000 persone tra cui in Italia 11 istituti diversi e circa 1.500 tra neonati, bambini, adolescenti e adulti. A partire dai due mesi di età, il nuovo vaccino offre diverse opzioni che possono essere integrate negli interventi di vaccinazione di routine. “L’approvazione del nuovo vaccino contro la meningite B ha per me un significato molto profondo: nel 2009 non c’era ancora e ho perso mio figlio a causa di questa terribile infezione”, ha dichiarato Ivana Silvestro, Vicepresidente del Comitato Nazionale contro la Meningite. “Sapere che d’ora in poi tragedie come quella che ho vissuto io saranno finalmente evitabili mi aiuta a superare il dolore ancora vivo della perdita del mio piccolo Federico. Il vaccino è quindi, davvero, un’offerta di vita, che eviterà a molte famiglie di vivere esperienze drammatiche come la mia. Il cammino verso l’eradicazione della meningite è finalmente in discesa”.

27 giugno 2013
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