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Farmaceutica. Lombardia. Molteni (Lega): “Evitare delocalizzazione della produzione”


La deputata della Lega e candidata alle regionali lancia la proposta di una 'no-tax area' di almeno 3 anni per le imprese del comparto che operano sul territorio regionale. Soddisfazione di Farmindustria per le dichiarazioni a sostegno della farmaceutica dopo anni di politiche "fortemente penalizzanti".

18 FEB - “Per evitare la delocalizzazione del sistema produttivo e la mobilità che da qui a due anni potrebbe investire migliaia di lavoratori del comparto farmaceutico, occorre prevedere in Lombardia una 'no-tax area' per almeno 3 anni per chi opera sul territorio e si impegna a non spostare la produzione al di fuori dai confini regionali”. Questa la proposta fatta al termine di un incontro con i rappresentanti del settore farmaceutico da Laura Molteni, (Lega Nord)  candidata alle elezioni regionali in Lombardia.
 
“In Lombardia – specifica la Molteni in una nota - hanno sede oltre il 50% delle case farmaceutiche nazionali, messe in ginocchio da una pressione fiscale troppo elevata, aggravata dal succedersi dei decreti del governo Monti oltre a quello sulla spending review. A farne le spese sono le case farmaceutiche che hanno investito nel tempo ingenti risorse in ricerca e innovazione tecnologica, per portare sul mercato prodotti e marchi certificati, di qualità. Ma questo, a Monti, che importa? Ha fatto abbastanza danni in un anno di governo, nonostante la durissima ma solitaria opposizione della Lega”.
 
A prescindere dalle proposte illustrate dalla Molteni, le sue dichiarazioni sul comparto sono state apprezzate dal presidente di Farmindustria, Massimo Scaccabarozzi. “Non posso che apprezzare il riconoscimento del valore delle imprese del farmaco espresso dall’onorevole Laura Molteni, deputata della Lega Nord. La Lombardia rappresenta un’area strategica per l’industria farmaceutica e biotech in Italia. Con 31 mila addetti, oltre 100 aziende, 33 centri di Ricerca e sviluppo e quasi 100 imprese delle biotecnologie per la Salute è tra le prime 3 grandi regioni farmaceutiche in Europa”.
 
“Dichiarazioni come quella dell’Onorevole Molteni – prosegue Scaccabarozzi - rappresentano quindi un importante segnale d’attenzione per un settore che è stato fatto oggetto di politiche fortemente penalizzanti. Dal 2006 al 2011 i tagli sono stati complessivamente di 11 miliardi. Un costo che insieme alle misure adottate nel 2012 crescerà di 4 miliardi all’anno per i prossimi tre. Senza dimenticare i provvedimenti che hanno colpito il marchio e i gravi ritardi nell’accesso all’innovazione”.
 
“Il settore farmaceutico – conclude il numero uno di Farmindustria - vuole produrre e crescere in Italia. Per questo ha bisogno di stabilità normativa e di tempi certi. Priorità che il nuovo Governo, se non vuole perdere un’industria di valore come quella farmaceutica, dovrà garantire”.

18 febbraio 2013
© Riproduzione riservata

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