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Nati pretermine più a rischio di avere basso reddito e livello di istruzione inferiore


La nascita pretermine non è soltanto un fattore di rischio per lo sviluppo cognitivo e la salute del bambino. Uno studio condotto in Canada ha scoperto che i bambini nati pretermine hanno minori probabilità di avere un lavoro ben retribuito e di laurearsi. Lo studio è stato pubblicato da PLoS One.

08 NOV - I bambini nati pretermine, negli anni della maturità, hanno maggiori probabilità di avere un reddito lavorativo inferiore, minori probabilità di trovare un lavoro e un livello di istruzione inferiore rispetto ai bambini nati al termine di una regolare gestazione. È quanto emerge da uno studio condotto da ricercatori del The Hospital for Sick Children di Toronto – coordinati da Petros Pechlivanoglou – che ha preso in esame le nascite registrate in Canada nei primi anni ’90 e ha seguito i bambini per più di vent’anni. Circa il 10% di tutte le nascite nel mondo è pretermine. Una nascita prematura è causa di decesso per un bimbo ogni cinque nati pretermine.

Lo studio
Pechlivanoglou e colleghi hanno raccolto le informazioni relative a 2,4 milioni di bambini nati da 1990 al 1996 fino al 2018. Il reddito medio delle persone nate pretermine di età compresa tra 18 e 28 anni era inferiore del 6% annuo rispetto a quello dei nati a termine. I nati pretermine, inoltre, avevano anche il 2,13% in meno di probabilità di avere un lavoro, il 17% in meno di probabilità di frequentare l’università e il 16% in meno di probabilità di laurearsi.

Inoltre, per i bambini nati tra la 24esima e la 27esima settimana le associazioni si sono mostrate ancora più forti, con un reddito annuo inferiore del 17% rispetto ai nati a termine e una diminuzione del 45% nei tassi di iscrizione all’università e del conseguimento di una laurea.

“Sebbene l’assistenza clinica durante il periodo neonatale sia fondamentale, i nostri risultati suggeriscono che lo sviluppo di supporti a lungo termine, incluse risorse psicologiche, educative e professionali, può aiutare ad attenuare gli effetti a lungo termine della nascita prematura”, conclude Petros Pechlivanoglou.

Fonte: PLoS One 2024

08 novembre 2024
© Riproduzione riservata

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