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Inquinamento acustico. Lo studio: quello provocato dagli aerei fa ingrassare


Vivere nei pressi di un aeroporto ad alto volume di traffico, con elevati livelli di inquinamento acustico, può incidere notevolmente sull’indice di massa corporea (BMI), con conseguenze notevoli sotto il profilo cardiovascolare. A questa conclusione è giunto un ampio studio USA che ha coinvolto circa 75 mila partecipanti che abitavano nei pressi dei 90 principali aeroporti statunitensi

04 GIU -

Le persone esposte a elevati livelli di inquinamento acustico, derivante dagli aerei e dagli elicotteri, hanno maggiori probabilità di avere un indice di massa corporea (BMI) elevato. A questa conclusione è giunto uno studio pubblicato da Environmental International e condotto da ricercatori della Oregon State University e della Boston University School of Public Health (USA). Il rumore provocato dai velivoli, inoltre, può predisporre a danni cardiovascolari.

I ricercatori hanno preso in considerazione l’esposizione al rumore degli aerei, il BMI auto-riferito e altre caratteristiche individuali dei circa 75.000 partecipanti allo studio che vivono vicino ai 90 principali aeroporti degli Stati Uniti. I partecipanti sono stati selezionati dai database dei Nurses’ Health Studies (NHS).

I team di ricerca hanno esaminato i livelli di rumore degli aerei ogni cinque anni – dal 1995 al 2010 – utilizzando una stima giorno-notte (DNL) che registra il livello medio di rumore in un periodo di 24 ore e applica una regolazione di 10 dB per il rumore notturno degli aerei, quando il rumore di fondo esterno è basso.

Dall’analisi è emerso che le persone esposte a livelli di rumore dagli aeroporti, pari o superiori a 45 decibel, avevano maggiori probabilità di avere un BMI più elevato rispetto agli altri partecipanti. Inoltre, l’indice di massa corporea risultava particolarmente alto tra chi era esposto a livelli di rumore pari o superiori a 55 decibel. L’esposizione al rumore dei velivoli a 45 decibel o superiore a questa misura, in particolare, si associava a un BMI più elevato tra gli adulti di mezza e tarda età, comportando a sua volta un innalzamento del rischio di sviluppare patologie croniche.

Fonte: Environmental International 2024

https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0160412024002460?via%3Dihub



04 giugno 2024
© Riproduzione riservata

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