Pubblicato dall'Agenzia italiana del farmaco il secondo report relativo all’andamento dei consumi dei farmaci in Nota 100 per il trattamento del diabete mellito tipo 2 (inibitori del DPP4, inibitori del SGLT2 e agonisti recettoriali del GLP1). L’analisi si è basata sul confronto dei consumi e della spesa tra i primi 18 mesi dall’istituzione della Nota 100 e quelli precedenti alla Nota.
La Nota è stata istituita nel gennaio 2022 (GU n. 19 del 25 gennaio 2022) e ha introdotto la prescrivibilità delle tre principali categorie di farmaci in Nota (in monoterapia o in associazione ad altri farmaci non in Nota) per i Medici di Medicina Generale e gli specialisti SSN operanti in strutture individuate dalle Regioni per il trattamento del diabete. I farmaci in Nota 100 hanno rappresentato in media il 26% dei consumi e più della metà della spesa (63%) dell’intero ATC A10 nel 2022 e rispettivamente il 32% e il 69% nel periodo gennaio-luglio 2023.
Le principali conclusioni del report sono le seguenti: si è assistito a un lieve aumento del numero di pazienti in trattamento con farmaci indicati per il trattamento del diabete (prevalenza: circa 6% della popolazione italiana), da ricondurre anche alle nuove indicazioni rimborsate per alcuni di essi (scompenso cardiaco e malattia renale cronica per SGLT2i); è evidente uno spostamento delle prescrizioni da farmaci non in Nota (sulfaniluree, insulina, etc) a farmaci in Nota 100, in particolare verso SGLT2i e GLP1-RA mentre resta stabile l’utilizzo dei DPP4i; continua il trend in crescita per le altre categorie post introduzione della Nota 100, in particolar modo per gli SGLT2 da soli o in associazione. Il raggruppamento GLP1-RA (Dulaglutide, exenatide, exenatide LAR, liraglutide, lixisenatide, semaglutide orale, semaglutide sc) ha un alto consumo e si conferma essere quello con spesa più alta: la maggior spesa e il maggior consumo nel periodo post Nota 100 si è registrato per dulaglutide, semaglutide, dapagliflozin, insulina degludec/liraglutide; in termini di utilizzo, la Nota 100 viene applicata uniformemente su tutto il territorio nazionale; si è assistito a un incremento della spesa per l’intera categoria di farmaci per il diabete (+420 milioni nei 18 mesi post vs 18 mesi pre Nota 100), principalmente per la preferenza di farmaci in Nota 100, più efficaci ma anche con un costo più elevato; l’utilizzo del piano terapeutico elettronico mediante il sistema Tessera Sanitaria è ancora marginale e con differenze regionali, che potrebbe porre problemi nel monitoraggio dell'appropriatezza d’uso; secondo l'Aifa è dunque necessario individuare strategie diversificate per garantire la sostenibilità.