Fibrosi cistica. Nuove conferme per Bronchitol
Il farmaco aveva già dimostrato buoni risultati nell’adulto come terapia aggiuntiva e per questo era stato approvato dalla Commissione europea nella prima metà del 2012. Oggi arrivano nuovi dati: il mannitolo in polvere migliora significativamente la funzione polmonare in pazienti con infezione respiratoria cronica.
31 OTT - È già stato approvato dalla Commissione europea
ad aprile per il trattamento della Fibrosi cistica (FC) nell’adulto come terapia aggiuntiva al migliore standard di trattamento, ma oggi arrivano ulteriori conferme per la sua efficacia: il mannitolo in polvere secca inalatoria (nome commerciale Bronchitol®) migliora significativamente la funzione polmonare in pazienti che abbiano una infezione respiratoria cronica da
Pseudomonas aeruginosa (PA). I dati che lo provano sono stati presentati alla North American Cystic Fibrosis Conference (NACFC) svoltasi a Orlando, Florida (USA).
Circa l’80% degli adulti con FC ha un’infezione cronica da PA, che si associa a un più rapido deterioramento della funzione polmonare, una maggiore necessità di trattamento antibiotico e ospedalizzazione e a morte precoce. L’onere della terapia è notevole per i pazienti con FC, in particolare per quelli con un’infezione polmonare cronica da PA, il che rende importante per questi soggetti qualsiasi progresso terapeutico.
Bronchitol® risolve l’impoverimento del liquido di superficie delle vie aeree e l’accumulo di muco ad esso associato nelle vie respiratorie inferiori, che costituiscono i bersagli di elezione delle più recenti strategie terapeutiche. Il mannitolo come polvere secca, formulazione proprietaria sviluppata da Pharmaxis, azienda specializzata nelle malattie respiratorie, viene realizzato per essiccazione spray producendo un particolato di circa 3 μm, che consente una deposizione ottimale nei polmoni.
L’agente mucolitico viene somministrato due volte al giorno tramite un inalatore per polvere secca portatile e di facile utilizzo in 2-5 minuti. La somministrazione del mannitolo in polvere secca inalatoria non richiede né refrigerazione né nebulizzazione. Questa caratteristica può contribuire a ridurre l’onere del trattamento e ad aumentare la compliance dei pazienti con FC.
Per analizzare gli effetti del nuovo agente osmotico sulla funzione polmonare dei pazienti con FC e infezione da PA, sono stati aggregati i dati di due studi pivotal di fase III che hanno messo a confronto Bronchitol® (mannitolo 400 mg) e controllo (mannitolo 50 mg), somministrati due volte al giorno per 26 settimane in aggiunta al migliore standard terapeutico disponibile. I due studi con oltre 600 pazienti hanno evidenziato benefici precoci e sostenuti clinicamente significativi della funzione polmonare di pazienti con FC nel corso di 26 settimane di trattamento.
I dati aggregati dei 341 pazienti adulti con FC inclusi nei due studi hanno dimostrato una variazione assoluta media del FEV1 di 99,5 mL per Bronchitol® in 26 settimane (p<0,001 vs controllo), corrispondenti a una differenza media del 6,5% del FEV1 rispetto al controllo alla settimana 26 (p=0,002). Miglioramenti statisticamente significativi del FEV1 sono risultati evidenti entro 6 settimane di trattamento con questo farmaco rispetto al controllo (p<0,001) e sono rimasti sostenuti nel gruppo di pazienti trattati con mannitolo in un periodo di 1 anno (compreso un periodo in aperto di 26 settimane). In più, sono emersi miglioramenti significativi del FEV1 sia per gli utilizzatori (94,06 mL; p=0,008) che per i non utilizzatori di rhDNase (166,73 mL; p=0,005). I non utilizzatori erano definiti come pazienti che in precedenza avevano sperimentato senza successo la rhDNase, risultavano intolleranti, o erano ineligibli per la rhDNase.
Inoltre, da entrambi gli studi, sebbene non dimensionati per valutare appieno questa variabile, è emersa una tendenza a una minore incidenza di esacerbazioni polmonari (definite come PDPEs (Protocol Defined Pulmonary Exacerbations – esacerbazioni polmonari definite dal protocollo) negli studi CF-301/CF-302 secondo i criteri di Fuchs) nel gruppo Bronchitol®. Nella popolazione adulta generale, è stata rilevata una tendenza significativa dal punto di vista clinico, ma non da quello statistico, verso una riduzione dell’incidenza di esacerbazioni del 24% (p=NS).8 L’incidenza di esacerbazioni nei pazienti trattati con Bronchitol® che avevano evidenziato qualsiasi miglioramento della funzione polmonare nel corso delle 26 settimane è stata significativamente inferiore rispetto a quelli che non avevano mostrato miglioramenti della funzione polmonare.
In uno studio precedente, il farmaco aveva dimostrato di migliorare in maniera significativa la clearance del muco bronchiale nei primi 60 minuti dalla somministrazione (p=0,01 vs controllo). In più, l’agente osmotico ha avuto un effetto continuato sulla clearance del muco a 6 settimane con una produzione di espettorato significativamente maggiore con mannitolo rispetto al gruppo controllo (p<0,0001). In generale, il mannitolo inalatorio è stato ben tollerato dalla maggior parte dei pazienti e con un profilo di sicurezza accettabile.
31 ottobre 2012
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