“Accogliamo con la massima soddisfazione le affermazioni del ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, del ministro della Salute Orazio Schillaci, e del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato i quali hanno annunciato l’attuazione entro l’anno di un Piano nazionale della filiera farmaceutica. Possiamo affermare che viene ancora una volta riconosciuto il valore strategico che il settore del farmaco ricopre nel nostro Paese, in tutte le sue componenti (Produttori, Distributori intermedi e Farmacie) sia nel contesto socio-sanitario e dei servizi ai cittadini che per l’apporto fondamentale all’economia nazionale”. A dirlo Walter Farris, presidente ADF, l’associazione nazionale dei Distributori intermedi full-line.
“Il sottosegretario Gemmato - ricorda ancora Farris - ha dichiarato che il Governo sta valutando una nuova governance del settore farmaceutico che dovrà migliorare le performance della filiera e coinvolgerne tutti gli attori, Distributori e Farmacie comprese. Siamo quindi fiduciosi che sia giunto il momento di riconsiderare il ruolo fondamentale della Distribuzione Intermedia, anello centrale della filiera, nell’ambito del SSN e delle Istituzioni sanitarie regionali. Alle nostre Aziende viene continuamente richiesto di far fronte a nuove esigenze di servizio e ad ingenti investimenti per rispondere sia agli aggiornamenti normativi (si pensi, ad esempio, all’adeguamento entro il prossimo febbraio delle strutture operative e degli impianti secondo la normativa europea anticontraffazione) che ai bisogni richiesti dall’implementazione della nuova farmacia dei servizi”.
“La sostenibilità di servizio pubblico essenziale che la Distribuzione intermedia svolge a tutela dei cittadini va garantita - ribadisce - anche rivedendo i margini delle nostre aziende secondo una logica di equo compenso che si basi sull’analisi e sul riconoscimento dei costi operativi. Va ricordato, infatti, che la legge n. 122 del 2010 ha tagliato drasticamente la quota di spettanza dei grossisti (diminuita dal 6,65% al 3%), tanto che il “Tavolo su regolamentazione del mercato e strategie industriali nel settore farmaceutico”, promosso dal MISE (oggi MIMIT) portò alla fotografia di una situazione di fatto che sottolineava come la 'forte compressione dei margini dei distributori intermedi conduce ad erogare sotto costo servizi di interesse pubblico per il SSN' e studi universitari quantificano una perdita di 0,26 euro per ogni confezione di farmaco SSN di classe A consegnata”.
“Insieme agli altri protagonisti del settore affrontiamo oggi una crisi multifattoriale: emergenze sanitarie, carenze di medicinali, aumento dei costi oltre alla crisi economico-finanziaria con l’inflazione e l’aumento dei tassi. Questo Governo sta rispondendo alle istanze del comparto con un approccio ed una visione globale, che intende coinvolgere tutti i protagonisti della filiera (Industria, Distribuzione intermedia e Farmacisti), ciascuno nel proprio ruolo specifico ed interconnesso, fondamentale e indispensabile al sistema Italia. Siamo confidenti che a questi importanti e significativi annunci seguano, al più presto possibile, misure ed interventi concreti che possano dare respiro alle nostre aziende”, conclude Farris.