Ematologia. Assegnato a due ricercatori di Bologna e Napoli il Mundipharma Hematology Award
Sono stati Valentina Salvestrini del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna e Nicola Esposito dell’Università degli Studi di Napoli Federico II ad aggiudicarsi la 1° edizione del premio riservato ai migliori lavori scientifici prodotti da ematologi italiani under 35.
19 OTT -
Valentina Salvestrini del Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna e
Nicola Esposito dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, si sono aggiudicati la prima edizione del premio Mundipharma Hematology Award, il premio riservato ai migliori lavori scientifici prodotti da giovani ematologi italiani under 35. La cerimonia di consegna si è svolta ieri a Roma, nell’ambito del XII Congresso nazionale della Società italiana di ematologia sperimentale (Sies).
Il Premio, promosso dalla Fondazione Sisterion, sotto l’egida della Sies, Sie (Società italiana di ematologia) e Gitmo (Gruppo italiano trapianto midollo osseo) e con un grant incondizionato di Mundipharma, ha lo scopo di valorizzare il lavoro dei giovani ricercatori italiani in ematologia, di età non superiore ai 35 anni.
Valentina Salvestrini, 32 anni, dell’Istituto di Ematologia e Oncologia medica “L.A. Seragnoli”, Policlinico S.Orsola-Malpighi di Bologna, è stata l’autrice di un articolo dedicato a una nuova strategia terapeutica per la cura della leucemia mieloblastica acuta pubblicato sulla rivista “Blood”, mentre Nicola Esposito, 32 anni, del laboratorio di Ematologia Oncologica del Centro di Ingegneria Genetica (Ceinge), Dipartimento di Biochimica e Biotecnologie Mediche dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, ha presentato un lavoro incentrato sul ruolo della proteina SHP-1 nel trattamento dei pazienti affetti da leucemia mieloide cronica, anch’esso pubblicato sulla rivista “Blood”. A entrambi i vincitori, decretati da un Comitato Scientifico composto da 9 illustri nomi dell’ematologia italiana, è stato consegnato un premio di 10.000 euro.
“È sempre più difficile garantire ai giovani la possibilità di fare ricerca e quindi di mantenere alto il loro profilo scientifico - ha dichiarato
Giorgina Specchia, presidente della Sies - è pertanto necessario che società private quali aziende farmaceutiche o fondazioni onlus progettino strategie per supportare studi volti alla conoscenza e alla cura delle malattie del sangue. Ben vengano quindi iniziative, come quella promossa da Mundipharma, di istituire premi per giovani ricercatori, che con il loro impegno dimostrano di mantenere elevato il livello dell’ematologia Italiana”.
“Siamo orgogliosi di poter promuovere la ricerca italiana in ematologia, contribuendo a valorizzare e dare visibilità al lavoro dei nostri giovani talenti - ha sottolineato
Marco Filippini, Direttore Generale di Mundipharma Italia - sono certo che i risultati ottenuti da questi ricercatori permetteranno di aggiungere un nuovo, importante tassello nello sviluppo di soluzioni terapeutiche sempre più innovative, per fornire una risposta concreta alle esigenze di cura dei pazienti”.
19 ottobre 2012
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