Nell’ultima settimana di monitoraggio (17° settimana del 2023) la curva dell’incidenza delle sindromi simil-influenzali (ILI) in Italia si avvicina alla soglia basale con un livello pari a 3,5 casi per mille assistiti (4,1 nella settimana precedente).
L’incidenza delle ILI è in lieve diminuzione in tutte le fasce di età e nei bambini sotto i cinque anni, è pari a 11,6 casi per mille assistiti (12,2 nella settimana precedente).
Il valore dell’incidenza totale è pari a 3,46 casi per mille assistiti. Nella fascia di età 0-4 anni l’incidenza è pari a 11,61 casi per mille assistiti, nella fascia di età 5-14 anni a 4,86 nella fascia 15-64 anni a 3,08 e tra gli individui di età pari o superiore a 65 anni a 1,75 casi per mille assistiti.
Nella diciassettesima settimana del 2023 i casi stimati di sindrome simil-influenzale, rapportati all’intera popolazione italiana, sono circa 204.000, per un totale di circa 13.963.000 casi a partire dall’inizio della sorveglianza.
In Piemonte, Lombardia, Toscana, Abruzzo Sicilia e Sardegna l’incidenza delle ILI è sopra soglia mentre nelle restanti Regioni/PPAA è tornata ai livelli basali.
In questa stagione il picco di incidenza è stato osservato in anticipo rispetto a tutte le stagioni precedenti, tranne quella pandemica (2009-10), e ha raggiunto un livello mai osservato in precedenza.
Il numero di sindromi simil-influenzali è stato sostenuto, oltre che dai virus influenzali, anche da altri virus respiratori tra i quali il virus respiratorio sinciziale, nei bambini molto piccoli, e il SARS-CoV-2.
Nel complesso, dall’inizio della stagione, 6.325 campioni clinici sono risultati positivi al virus influenzale. Di questi, 5.030 sono risultati di tipo A (79,5%) e 1.295 di tipo B (20,5%). Nell’ambito dei virus A, il sottotipo H3N2 è risultato predominante. Tutti i virus B finora caratterizzati sono risultati appartenere al lineaggio Victoria.