Nei primi 26 mesi dall’ingresso delle Nota 97 di Aifa che ha autorizzato anche i medici di famiglia alla prescrizione dei nuovi anticoagulanti orali ad azione diretta nei pazienti con Fibrillazione atriale non valvolare (Fanv) si osserva “un incremento nel numero dei soggetti trattati (+20,2% nel confronto tra il periodo ante versus post l’applicazione della Nota) e nella spesa sostenuta dal SSN rispetto al periodo antecedente l’ingresso della Nota (+16,3%)”.
Il dato di spesa dei NAO nei primi 5 mesi del 2022 è di circa 244 milioni di euro. Se proiettato sull’intero 2022 genera una spesa di 587 milioni, si osserverebbe pertanto un incremento del 13% rispetto al dato del 2021.
Il cruscotto di TS è operativo e sta ricevendo i PTE da parte di specialisti ed MMG, anche alla luce della chiusura del PT web-based AIFA avvenuto ad aprile 2022. Tuttavia, ad oggi, “il numero di adesioni da parte dei medici è ancora esiguo: la percentuale di ricette prescritte con PTE sul totale delle ricette prescritte è ancora inferiore al 5% in alcune regioni (Lombardia, PA Bolzano, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Puglia e Basilicata), sebbene a livello nazionale tale percentuale sia del 14,5%”.