La rigidità delle arterie, sin dalla giovane età, è un fattore di rischio a cui guardare per la prevenzione e il trattamento delle malattie vascolari e metaboliche. È quanto osservato da una review guidata da Andrew Agbaje, dell’University of Eastern Finland, e pubblicata dal Journal of Hypertension.
La prevalenza di ipertensione e obesità è in aumento a livello globale, nonostante gli sforzi per promuovere la perdita di peso, l’aumento dell’attività fisica e la riduzione della sedentarietà nella popolazione generale.
Tra bambini, adolescenti e giovani adulti, la rigidità delle arterie è dunque un marker di malattia cardiovascolare e mortalità. L’utilità clinica della valutazione della rigidità delle arterie è ancora sconosciuta nei pazienti pediatrici.
La review ha riassunto le evidenze in un’ampia popolazione di adolescenti e di giovani, puntando i riflettori sul valore della rigidità delle arterie come fattore di rischio per ipertensione, sovrappeso/obesità, resistenza all’insulina, dislipidemia e diabete di tipo 2. Fattore di rischio che va ad aggiungersi a quelli noti come l’abitudine al fumo della madre, fumo in età adolescenziale, elevata assunzione di sale, eredità genetica ed obesità.
Fonte: Journal of Hypertension 2022