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Infanzia. Con pandemia in un solo anno fino a 5 kg in più nei piccoli già obesi o in sovrappeso


Lo dimostra uno studio americano pubblicato di recente su Jama. Un quadro del tutto simile per i bambini e gli adolescenti italiani, secondo la Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica. La famiglia spesso tende a sottovalutare il problema: 4 mamme su 10 vedono i propri figli in forma fisica anche se in sovrappeso od obesi. Dagli esperti un vademecum per contrastare il guadagno di peso, migliorare il metabolismo, l’agilità e la coordinazione motoria

02 MAR - A colpi di sedentarietà, noia, cibo spazzatura e troppe ore passate tra tablet e TV, la pandemia è divenuta un fardello pesantissimo per i più piccoli che già prima del Covid avevano un problema di sovrappeso e/o obesità.
La conferma arriva da un recente studio pubblicato su Jama, secondo cui nell’ultimo anno i piccoli con chili di troppo sono ingrassati in media di 3 chili fino a 5, più del triplo del giusto aumento di peso dei loro coetanei sani, peggiorando quindi le condizioni di salute. Un quadro del tutto simile per i bimbi italiani, secondo gli esperti della Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica Siedp, complicato ulteriormente dall’impossibilità da parte degli ambulatori dedicati all’obesità infantile, di far fronte a questo aggravamento, perché tra i primi a essere chiusi con il lockdown.
 
“L’obesità infantile è un problema irrisolto nel nostro Paese che la pandemia non ha fatto altro che peggiorare, con l’aumento del consumo di snack, di bibite e il maggior tempo trascorso davanti a pc e tablet, complice anche la DAD – afferma Mariacarolina Salerno, presidente Siedp e Direttore dell’Unità di Pediatria Endocrinologica del Dipartimento di Scienze Mediche Translazionali dell’Università Federico II di Napoli – è fondamentale tornare a muoversi e seguire una corretta alimentazione con ritmi e giuste quantità, perché sovrappeso e obesità che perdurano negli anni dello sviluppo, possono associarsi a complicanze anche gravi, come diabete di tipo 2, ipertensione arteriosa e depressione”.
 
Ma la questione, puntualizza Salerno “è complessa e sfaccettata e coinvolge il bambino, la famiglia e la società ed è importante non trascurare quelle forme di obesità che possono avere alla base un disturbo endocrinologico”.
“La famiglia spesso tende a sottovalutare il problema, sia perché inconsapevole, 4 mamme su dieci non si rendono conto dei chili di troppo nel proprio bambino, sia perché è di frequente lasciata sola ad affrontare la situazione, raramente di facile soluzione – sottolinea Maria Rosaria Licenziati, Segretario Generale Siedp e Direttore del Centro Obesità e Patologie Endocrine Correlate dell’Azienda Ospedaliera Santobono-Pausilipon di Napoli – c’è anche da affrontare un risvolto prettamente sociale, infatti spesso i bambini sovrappeso e/o obesi si trovano in contesti economici e culturali già di per sé svantaggiati, proprio quei contesti che la pandemia ha colpito ancora più duramente”.
 
E il problema non si esaurirà con la pandemia, continua Licenziati, ma lascerà i suoi strascichi a lungo: “Infatti si stima che un bambino obeso abbia un rischio di divenire un adulto obeso dal doppio a 6,5 volte maggiore rispetto a un bambino normopeso. Alla luce di questo scenario diventa ancora più importante promuovere l’adesione alle raccomandazioni di una corretta alimentazione e attività fisica di bimbi e adolescenti, che la Siedp ha raccolto in un semplice vademecum”
 
Vademecum Siedp
Ecco i consigli per contrastare il guadagno di peso, migliorare il metabolismo, l’agilità e la coordinazione motoria. 
 
Alimentazione
· La dieta deve essere varia e bilanciata, ripartita in 5 pasti giornalieri, preferendo porzioni che non siano abbondanti.
· Meglio preparare primi piatti con sughi poco elaborati, a base di verdure o di ortaggi oppure una zuppa di legumi. Come secondo piatto scegliere preferibilmente tra carni bianche, pesce, formaggi magri o latticini, affettati magri o uova. Verdura come contorno e frutta possono completare il pasto, consentendo di assumere poche calorie e fibre, e aumentare nello stesso tempo il senso di sazietà.
· Evitare spuntini ipercalorici, succhi di frutta, bevande zuccherate o alcoliche. Come spezza-appetito è meglio scegliere uno yogurt magro, un paio di fette biscottate, frutta fresca, frullati di frutta e ortaggi (finocchi, carote, ravanelli, sedano, ecc.). In particolare, è bene tenere pronte in frigorifero coppe di frutta tagliata a grandi pezzi e preferibilmente di vario colore.
· Masticare bene e di mangiare lentamente. Bere all’incirca un litro e mezzo di acqua al giorno.
 
Attività fisica
· Quando si sta seduti a leggere o davanti alla televisione, interrompere l’attività dopo 30 minuti, alzandosi e camminando per la casa. Sono efficaci anche solo 3-5 minuti di attività motoria per migliorare il metabolismo.
 
· È possibile attrezzare una palestra in casa, tale da favorire giochi di movimento spontaneo: attraverso l’uso di palle di gomma, bottiglie di plastica piene di acqua da usare come pesi, birilli o racchette, piccoli cesti, cerchi e tappetini di gomma.
 
· Anche se non sono in grado di sostituire uno sport, i videogiochi motori, per chi li possiede, possono contribuire a ridurre la sedentarietà. Meglio se fatti insieme con i fratelli o i genitori.

02 marzo 2022
© Riproduzione riservata

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