Aou di Cagliari. Sì alle visite ai parenti ricoverati ma solo con tampone (anche se vaccinati)
Il visitatore, anche se già vaccinato, dovrà mostrare in reparto il referto negativo di un tampone molecolare effettuato (gratuitamente) nelle 48 ore precedenti l'accesso. Non sarà possibile accedere in ospedale in caso di sintomi influenzali o di temperatura corporea, misurata all’ingresso. “Non vi è dubbio che eseguire i tamponi per autorizzare l’accesso” oltre alla sicurezza dell’ospedale “consentirà un tracciamento della popolazione”.
18 GIU - Da lunedì 21 giugno entrano in vigore le nuove regole per le visite ai pazienti ricoverati all’Aou di Cagliari. Potrà entrare in reparto un visitatore per paziente, una volta al giorno, per massimo 15 minuti. In caso di periodi di degenza lunghi, più visitatori si possono alternare settimanalmente.
Il visitatore, anche se già vaccinato, dovrà mostrare in reparto il referto negativo di un tampone molecolare effettuato nelle 48 ore precedenti l'accesso. Ovviamente, non sarà possibile accedere in ospedale in caso di sintomi influenzali o ti temperatura corporea, misurata all'ingresso, superiore a 37.5°.
È possibile effettuare gratuitamente il tampone in struttura. Il laboratorio garantirà la prestazione in un tempo di 6-12 ore dal momento del ricevimento. Le modalità di effettuazione del tampone saranno indicate dal reparto.
“L’effettuazione dei tamponi da parte della nostra azienda – spiega
Ferdinando Coghe, direttore del Laboratorio Analisi – ha tra gli scopi prioritari quello di ridurre il pericolo di diffusione dell'infezione da SARS-CoV-2 nelle strutture a rischio e in cui sono ospitati soggetti da annoverare tra le categorie fragili”. Il rilevamento di varianti del virus nel territorio regionale impone che, a questo ulteriore problema, “sia riservata – dice ancora Coghe – la necessaria attenzione, soprattutto nelle strutture di ricovero e cura”.
“Oltre all’adozione delle misure di contenimento del rischio, come indicato nelle linee guida del ministero della Salute, si è valutata con attenzione anche l'esigenza, in più occasioni manifestata dai cittadini, di far sì che i pazienti ospitati nel nostro ospedale, qualora la situazione epidemiologica lo consenta, possano ricevere l'affetto dei loro cari, ma in assoluta sicurezza. Non vi è dubbio che eseguire i tamponi per autorizzare l’accesso, oltre a rendere ancor più sicuro l’ospedale, consentirà anche un tracciamento della popolazione, fornendo un prezioso contributo verso la ripresa di una vita normale e in assoluta sicurezza per tutti i cittadini”, conclude Coghe.
18 giugno 2021
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