Rendiconto esercizio regionale 2019. Ok dalla Corte dei Conti
di Elisabetta Caredda
Soddisfazione del presidente Solinas: “Sulla sanità abbiamo programmato la realizzazione di nuovi ospedali grazie all’accordo sulle entrate stipulato con il Governo nel 2019, con la ridefinizione degli accantonamenti e la compensazione parziale di risorse in conto capitale per un miliardo e mezzo di euro spalmati su più anni”. Cuccu: “Si progetti pure la costruzione di nuovi ospedali ma al momento si mettano nelle condizioni di lavorare tutte le strutture pubbliche già presenti invertendo la rotta della loro dismissione”. IL DOCUMENTO
21 DIC - Riunitasi venerdì scorso per il giudizio di parifica del rendiconto della Regione autonoma per la Sardegna per l’esercizio 2019, la Corte dei conti in Sezioni riunite ha dichiarato regolare il rendiconto generale della RAS, così come riportato nel proprio documento di Decisione. Esprime apprezzamento e ringraziamenti il Presidente della Regione
Christian Solinas “per il lavoro svolto dalla Corte dei Conti della Sardegna e per le positività evidenziate nella
Relazione in merito alla composizione del Bilancio Regionale, quale impegno per una politica finanziaria sempre più orientata allo sviluppo e al benessere delle future generazioni”.
“Per mantenere e consolidare una linea virtuosa - ha detto il Governatore nel suo intervento durante l’udienza -, siamo intervenuti nella parte economica e patrimoniale del bilancio procedendo ad un censimento di tutti i cespiti rimasti troppo a lungo in un limbo di incertezza. E’ stato avviato dunque percorso di valorizzazione che avrà certamente effetti positivi per l’erario. A riguardo, non posso non sottolineare come la riduzione del personale abbia rallentato nei decenni passati queste volontà. Siamo però riusciti ad approvare il piano delle assunzioni che ci consentirà di tornare a bandire concorsi pubblici per dare finalmente nuovo slancio all’azione amministrativa, eliminando il precariato”.
“È un tempo di profonde inquietudini e di angoscia - ha proseguito il Capo di Giunta - che ci costringe ad adattare giorno per giorno l’azione amministrativa ad una emergenza alla quale nessun sistema sanitario mondiale era preparato. E proprio sulla Sanità pubblica si evidenzia come la Regione, nonostante l’emergenza sanitaria in atto, ha cercato di mettere in campo tutte quelle indicazioni virtuose emerse fin dalla scorsa seduta di parificazione. Siamo intervenuti con un processo di riforma importante, che ha posto una prima base dalla riforma della governance con il principio della separazione netta tra prestazione sanitaria e assetto organizzativo. L’obiettivo e’ quello di lasciare sulle aziende territoriali l’onore di programmare ed erogare la prestazione sanitaria, senza il peso della gestione economica e amministrativa. Quest’ultima sarà competenza della centrale di committenza Ares che si occuperà di acquisti, concorsi e formazione del personale, con risparmi sulla gestione complessiva e snellimento delle procedure”.
“Inoltre – sottolinea il Presidente -, abbiamo programmato la realizzazione di nuovi ospedali grazie all’accordo sulle entrate stipulato con il Governo nel novembre 2019, che prevede un imponente ristoro per la Sardegna grazie alla ridefinizione degli accantonamenti e alla compensazione parziale di risorse in conto capitale per un miliardo e mezzo di euro spalmati su più anni, che la Cassa depositi e Prestiti ci metterà a disposizione per la realizzazione delle nuove strutture. Gli ospedali sardi sono infatti in gran parte vecchi (l’ultima inaugurazione risale a circa 40 anni fa) e i loro problemi determinano costi eccessivi che possono essere eliminati con impianti più moderni e un’organizzazione efficiente, che porterà ad un risparmio del 20-30 % sulla gestione complessiva e a servizi di migliore qualità per i nostri cittadini”.
“Il percorso di riforma non si esaurisce con le nuove strutture – conclude Solinas -, ma sarà perfezionato con la rivisitazione della medicina del territorio e la riorganizzazione della rete ospedaliera. Un sistema complessivo che potrà garantire ai Sardi un servizio sanitario degno di degno di una Regione che guarda al futuro e punta sulla qualità della vita dei suoi cittadini”.
Sentita da Quotidiano Sanità, la Segretaria del Consiglio regionale
Carla Cuccu (M5S) commenta: “Trovo prudente e condivisibile quanto stigmatizzato dalle Sezioni Unite della Corte dei Conti sul rendiconto generale della Regione Autonoma della Sardegna per l'esercizio 2019, che, con biasimo e lungimiranza, evidenzia la necessità di rendere effettivo il sistema dei controlli il quale, a parer mio, dovrebbe essere cadenzato almeno quadrimestralmente nel corso dell'esercizio al fine di poter apportare, medio tempore, quei correttivi necessari emergenti.
Auspico – prosegue la Segretaria - che il Governatore Solinas con la Sua giunta si attivino prontamente per rendere organico ed efficiente il sistema sanitario regionale che nell'immediatezza deve garantire assistenza qualificata sia per affrontare la pandemia che per ripristinare l'erogazione delle prestazioni sanitarie ordinarie e tempo dipendenti. Non e' pensabile ed è gravissimo che per razionalizzazione della spesa pubblica si intenda lo scellerato taglio delle prestazioni, dei servizi e del personale sanitario. La Regione Sardegna vanta operatori con rinomate eccellenze scientifiche ed elevati livelli di umanizzazione nel prestare assistenza. E' necessario restituire loro il valore che meritano affinché siano parte integrante e propulsiva di una seria riorganizzazione del sistema sanitario regionale”.
“Bisogna rendere concretamente operativa ed efficiente la territorializzazione della sanità – conclude Cuccu -. Non c'è piu' tempo. Si progetti pure la costruzione di nuovi ospedali ma al momento si mettano nelle condizioni di lavorare tutte le strutture pubbliche già presenti invertendo la rotta della loro dismissione”.
Elisabetta Caredda
21 dicembre 2020
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Sardegna