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Covid. Nasce la Centrale operativa regionale per il coordinamento delle attività sanitarie territoriali 

di Elisabetta Caredda

Antonio Maria Soru, Rita Pinna e Luigi Cadeddu alla guida di Cor.sa. Solinas: “La Sardegna rafforza la propria capacità di risposta all'emergenza”. Nieddu: “Cor.Sa consentirà una conoscenza più puntuale delle criticità per intervenire con azioni maggiormente efficaci”. Cossa: “Bisognerà evitare conflitti e sovrapposizioni con quanto sta già facendo Ares”. Ganau: “Spero sia un'azione utile a garantire un miglior coordinamento nella lotta alla pandemia”.

21 DIC - La Regione Sardegna istituisce la Centrale operativa regionale per il coordinamento delle attività sanitarie e sociosanitarie territoriali (Cor.Sa) previste nel piano regionale dell’emergenza Covid-19. La struttura affianca le già due Centrali operative territoriali dislocate a Sassari e a Cagliari, i cui ambiti di competenza sono rispettivamente Sassari, Olbia, Nuoro e Lanusei per il nord dell’isola, e Cagliari, Oristano, Sanluri e Carbonia per il sud.

“La Sardegna rafforza la propria capacità di risposta all'emergenza - dichiara il Presidente della Regione Christian Solinas -. Dall'inizio della pandemia, e in particolare nel corso di questa seconda ondata, abbiamo attivato nuove strutture e posti letto, rafforzato le Unita speciali di continuità assistenziale e i servizi di Igiene pubblica e incrementato la capacità di screening, anche attraverso nuove assunzioni di personale e dotazioni tecnologiche. Il nostro è un impegno costante che ha come unico obiettivo quello di contrastare il virus e rendere sempre più solido l'intero sistema, a beneficio di tutti i sardi”.

“L’operatività della Centrale si articola su sei fronti – precisa la Regione -: il monitoraggio del fabbisogno giornaliero di tamponi molecolari nei punti prelievo pubblici e privati in cui si effettuano i test e la gestione della domanda e dello smistamento delle scorte; il monitoraggio dell’attività dei laboratori al fine di garantire l’efficienza e la rapidità delle analisi, eventualmente indirizzando i tamponi, in caso di difficoltà per un laboratorio, verso gli altri centri disponibili; la supervisione e l’organizzazione delle Unità speciali di continuità assistenziale (Usca); il monitoraggio in tempo reale, tramite la figura del 'bed manager', dei posti letto e degli spostamenti dei pazienti sia in ambito ospedaliero, sia nelle strutture recettive destinate ai pazienti Covid; la supervisione del numero verde regionale 800.311.377; il collegamento tra ospedale e territorio per la dimissione protetta, in coordinamento con le Usca, il bed manager regionale e le centrali operative territoriali”.

“Siamo costantemente al lavoro – ribatte l'assessore regionale alla Sanità Mario Nieddu – per organizzare al meglio le forze e le risorse in campo. La Centrale operativa regionale consentirà un maggior raccordo sul territorio e una conoscenza ancora più puntuale delle dinamiche e delle criticità, aspetto che ci consentirà di intervenire con azioni e soluzioni sempre più efficaci nella gestione dell’emergenza”.

Alla guida della Centrale operativa, su indicazione della Regione, ci sono “Antonio Maria Soru (dirigente di Areus) con funzione di Responsabile nonché referente per le funzioni 'tamponi' e ‘laboratori’, affiancato da Rita Pinna (direttrice del servizio Professioni sanitarie dell'Aou Cagliari e referente per le funzioni ‘bed manager’ e ‘collegamento tra ospedali e dimissioni protette’) e Luigi Cadeddu (medico del 118 e referente per le funzioni ‘Usca' e ‘numero verde regionale’).

Sentiti da Quotidiano Sanità, il vice Presidente del Gruppo consiliare Riformatori Sardi nonché componente della Commissione Programmazione e bilancio, Michele Cossa, commenta: “Un soggetto che coordina le operazioni sul campo è molto importante ed è benvenuto. L’ottimizzazione delle risorse è fondamentale, soprattutto ora che ci si avvia verso (si spera) il superamento dell’emergenza e l’organizzazione della somministrazione dei vaccini. Naturalmente bisognerà evitare conflitti e sovrapposizioni con quanto sta già facendo ARES (bed manager), ma immagino che questa sia stata la prima preoccupazione dell’Assessore”.

Per il Capogruppo PD Gianfranco Ganau, componente della Commissione Salute e Politiche sociali: “Ho difficoltà a comprendere il significato di una centrale operativa regionale per il coordinamento dell'emergenza covid. Nella definizione di centrale operativa è previsto un numero telefonico di accesso diretto ed una struttura adeguata alla risposta. Mi pare piuttosto che siano stati nominati tre responsabili che potranno operare sulla base di protocolli con le altre strutture operative in campo. Al di là della definizione spero sia un'azione utile a garantire una migliore efficienza e coordinamento nella lotta alla pandemia”.

Elisabetta Caredda

21 dicembre 2020
© Riproduzione riservata

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