La giornata sarà, per malati e non, un'occasione per confrontarsi, raccontare le proprie esperienze e ascoltare i pareri degli esperti. L'Alopecia Areata Day ha lo scopo di far conoscere i disagi che questa patologia comporta. La malattia colpisce circa il 2-3% della popolazione mondiale e riguarda individui geneticamente predisposti.
Si chiama Alopecia Areata ed è una malattia autoimmune che attacca i follicoli piliferi e provoca la caduta parziale o totale dei capelli o peli. Un problema serio, soprattutto per il disagio psicologico provocato da questa patologia, soprattutto se a esserne colpiti sono i giovani. Ecco perché domenica 16 settembre si svolgerà in tre città italiane (Cagliari, Roma e Bologna) l'Alopecia Areata Day con consulti e momenti informativi.
A Cagliari l’evento viene organizzato nel reparto di Dermatologia al pian terreno San Giovanni di Dio, dove dalle 9 alle 13 sarà allestito un punto di consulto e informazioni sulla malattia coordinato dal professor Franco Rongioletti, direttore della Dermatologia dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, e dal suo team, con in testa la dottoressa Laura Atzori.
La giornata sarà, per malati e non, un'occasione per confrontarsi, raccontare le proprie esperienze e ascoltare i pareri degli esperti. Lo scopo dell'Alopecia Areata Day è quello di far conoscere i disagi che questa patologia comporta. Riconoscere l'Alopecia Areata come una malattia significherebbe migliorare la vita dei malati, i quali potrebbero godere di benefici come esenzioni e facilitazioni per le cure e per l'acquisto di protesi e parrucche, che allevierebbero il loro disagio.
La malattia colpisce circa il 2-3% della popolazione mondiale e riguarda individui geneticamente predisposti. Interessa inizialmente piccole zone del corpo prive di peli e asintomatiche, ma più tardi si manifesta espandendosi in vaste zone del capo o in tutta la testa. Può insorgere ad ogni età ma generalmente si manifesta nell'infanzia. È compito del dermatologo prescrivere esami specifici per la diagnosi della malattia, a cui la ricerca sta dedicando sempre più attenzione.
12 settembre 2018
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