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Camera. Lorenzin su stipendi Dg Asl Sardegna: “Sono troppo alti, richiesto intervento del ministro per gli Affari regionali”


Rispendendo al question time alla Camer il ministro ha sottolinetao che il trattamento economico dei direttori generali delle Aziende sanitarie della Sardegna non rispetta i parametri stabiliti a livello nazionale per la determinazione dei compensi. Da qui la decisione di chiedere al Ministero per gli affari regionali di intervenire nei confronti del presidente della Regione. Altro tema quello della carciochirurgia pediatrica a Palermo: "Vigilerò perché sia garantito ed assicurato ai cittadini il pieno rispetto dei Lea".

25 GEN - Il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, è intervenuta nel pomeriggio in Aula alla Camera per rispondere al Question time su due argomenti: il trattamento economico dei direttori generali delle aziende sanitarie locali della Regione Sardegna, e il trasferimento di cardiochirurgia pediatrica all'ospedale Civico di Palermo.
 
Quanto alla prima questione, sollevata da Roberto Capelli (Des-Cd), Lorenzin ha spiegato: "Con la nota del 30 settembre 2016, indirizzata alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Dipartimento affari regionali, l'ufficio legislativo del Ministero della salute aveva formulato una serie di rilievi di costituzionalità nei confronti della legge della regione Sardegna. Erano state, tra le altre, censurate anche le disposizioni concernenti il trattamento economico dei direttori generali delle Aziende sanitarie della regione in quanto non rispettose dei parametri stabiliti a livello nazionale per la determinazione dei compensi; disposizioni censurate, peraltro, anche dalla Ragioneria generale dello Stato".
 
"A seguito di questi rilievi, il presidente della regione Sardegna, con una nota del 3 ottobre 2016, aveva comunicato al Ministero della salute e al Dipartimento affari regionali della Presidenza del Consiglio dei ministri che la giunta regionale della Sardegna si impegna ad adottare e a proporre al consiglio regionale le modifiche normative richieste dal Ministero della salute. A questo punto, l'ufficio legislativo del Ministero della salute, nel prendere atto dell'impegno assunto dal presidente della regione Sardegna, aveva comunicato, con nota del 4 ottobre 2016, al Dipartimento affari regionali della Presidenza del Consiglio dei ministri di desistere dalla richiesta di impugnativa della legge regionale, che non è stata, quindi, impugnata dal Governo come accade sempre quando c’è un impegno da parte dei presidenti delle regioni a dare modifica alle parti dove abbiamo fatto dei rilievi", prosegue il ministro. 
 
"Devo constatare con grande rammarico che, ad oggi, la regione Sardegna non ha provveduto ad apportare le dovute modifiche alle disposizioni della legge regionale concernente il trattamento economico dei direttori generali delle Aziende sanitarie. Ho, pertanto, chiesto al Ministero per gli affari regionali e le autonomie di intervenire nei confronti del presidente della regione Sardegna perché quest'ultimo voglia garantire quanto prima il perfezionamento dell'iter legislativo di modifica della legge regionale, ripristinando il rispetto del principio di leale collaborazione che, come riconosciuto in più occasioni ed anche di recente dalla Corte costituzionale, costituisce il principale cardine cui devono sempre ispirarsi i rapporti tra lo Stato e le regioni", conclude Lorenzin.
 
Quanto poi alla questione della cardiochirurgia pediatrica a Palermo sollevata da Alessandro Pagano (Ln), Lorenzin ha precisato: "Fermo restando il rispetto degli standard previsti in materia di bacini di utenza, può essere istituita un'unità di cardiochirurgia pediatrica ogni 4-6 milioni di abitanti, dal che consegue che la regione siciliana, avendo una popolazione di circa 5 milioni, dovrebbe presentare una sola unità operativa complessa di cardiochirurgia pediatrica. Spetta esclusivamente alla regione siciliana assicurare l'effettiva operatività del servizio cardiologico pediatrico presso la struttura che, secondo le valutazioni della stessa regione, sia meglio in grado di assicurare la massima assistenza dei pazienti".
 
"Al proposito, l'assessore alla salute della regione siciliana, a cui ho chiesto elementi informativi, ha riferito che l'Arnas Civico-Di Cristina di Palermo costituisce il polo regionale per l'assistenza cardiologica pediatrica in quanto è dotato di tutte le unità operative e dei relativi servizi per garantire l'assistenza medica e chirurgica di alta specializzazione ai piccoli pazienti cardiopatici. L'assessore ha altresì precisato che, al fine di assicurare la presa in carico del paziente per tutto il periodo di vita, è stata prevista presso la medesima Azienda di rilievo nazionale la guch unit ovvero l'assistenza dei cardiopatici congeniti adulti. Concludo, rassicurando l'onorevole interrogante che attraverso il tavolo tecnico, appositamente costituito presso il Ministero della salute al fine di verificare il rispetto degli standard ospedalieri, vigilerò perché sia garantito ed assicurato ai cittadini siciliani il pieno rispetto dei livelli essenziali di assistenza e la piena tutela del diritto alla salute", conclude Lorenzin.

25 gennaio 2017
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