Oristano. La DG respinge le accuse dei sindacati: “Dichiarazioni errate, pretestuose e in alcuni casi diffamatorie"
Cimo e Anaao avevano diffuso nei giorni scorsi un documento di sfiducia nei confronti del commissario della Asl, Maria Giovanna Porcu. Accusandola, tra l'altro, di "mancato confronto". Ma la Asl osserva: "Sono i sindacalisti che si sono rivolti direttamente alla stampa, senza dare la possibilità alla Asl di esercitare il diritto di replica”.
05 GEN - Respinge ogni accusa la Direzione generale della Asl 5 di Oristano rispetto al documento diffuso nei giorni scorsi dalla Cimo e dell’Anaao in merito all'organizzazione aziendale e alla conduzione del commissario
Maria Giovanna Porcu. “In primo luogo – spiega la direzione generale in una lunga nota di replica - i sindacalisti di Cimo e Anaao dimenticano il percorso portato avanti nel 2015 dal Commissario della Asl di Oristano, che ha sempre coinvolto le organizzazioni sindacali, illustrando loro le linee strategiche aziendali nel corso di incontri con i Direttori dei Dipartimenti e delle Unità Operative, compresi quelli in cui lavorano i due medici sindacalisti che hanno firmato il documento”.
“Dal momento che la stessa Direzione è stata sempre disponibile e aperta al dialogo – prosegue la nota -, ciò che appare singolare e che fa nutrire forti dubbi di strumentalizzazione dell'azione portata avanti dai due medici attraverso l'utilizzo della propria sigla sindacale, sono i tempi e le modalità con le quali sono state esternalizzate le critiche alla Asl. Al netto delle dichiarazioni rese dai due sindacalisti (le quali risultano comunque errate, pretestuose ed in alcuni tratti diffamatorie) se ne stigmatizza il momento prescelto (due giorni dopo la conferma del Commissario alla guida della Asl) ma ancor di più il metodo seguito. Le dinamiche relative alle corrette relazioni sindacali, presuppongono una necessaria interlocuzione fra sindacato e datore di lavoro: il datore di lavoro informa i sindacati del proprio operato e questi ultimi hanno diritto ad attivare tutte le prerogative loro riconosciute per avanzare eventuali critiche. In questo caso tale dinamica non è stata rispettata dai due sindacalisti, i quali si sono rivolti direttamente alla stampa, senza dare la possibilità alla Asl di esercitare il diritto di replica”.
La Direzione generale della Asl sottolinea dunque che “tutte le segnalazioni su personale e risorse strumentali pervenute alla Direzione da parte dei due soggetti sindacali sono sempre state attentamente valutate e positivamente riscontrate con provvedimenti di natura organizzatoria, tuttavia risulta che le ultime richieste formali di convocazione da parte degli stessi alla Direzione generale risalgono al febbraio 2015 (nota CIMO del 10.02.2015)”.
Nel merito delle questioni evidenziate, poi, “occorre precisare che su tutte la Direzione Asl si è impegnata e si sta impegnando per arrivare a una loro soluzione. Per quanto riguarda la risonanza magnetica installata nel corpo principale dell'ospedale “San Martino”, si sta lavorando per rimettere in funzione l'apparecchiatura e poter disporre quanto prima di un secondo macchinario che contribuisca a snellire i tempi d'attesa. Si ricorda inoltre che il cittadino che abbia necessità di una risonanza magnetica in tempi rapidi, ha comunque la possibilità di rivolgersi a due studi privati convenzionati con la Asl 5. Relativamente alla Tac, è noto il lavoro che la Direzione ha compiuto per riuscire ad ottenere l'accreditamento regionale della apparecchiatura al “Delogu” di Ghilarza, un ospedale che oggi, dopo una lunga attesa, può offrire anche ai pazienti dell'Alto Oristanese la possibilità di effettuare l'esame diagnostico in loco. Sui tempi d'attesa, la Direzione si è spesa con molteplici azioni finalizzate al loro abbattimento. Peraltro, da un raffronto fra i tempi d'attesa medi nel nostro territorio e quelli registrati a livello regionale emerge che quelli dell'oristanese sono in molti casi inferiori rispetto ad altre realtà”.
Riguardo la “mancanza di progettualità territoriale”, la Direzione rimarca di “aver, al contrario, investito fortemente sul territorio, con l'apertura delle Case della Salute di Laconi e Bosa e con altre azioni di rafforzamento dei servizi sanitari extraospedalieri”.
“Totalmente infondata – secondo la Direzione generale della Asl - appare l'accusa della mancata stabilizzazione dei precari: dal primo gennaio 2016 sono stati assunti quattro radiologi, sei medici di pronto soccorso, un neurologo e un ginecologo, professionisti che operavano in precedenza a tempo determinato. Si procederà ora con i concorsi per l'assunzione di anestesisti e di altre figure professionali mancanti. Relativamente ai turni di lavoro e di reperibilità dei medici, non si rilevano situazioni in contrasto con la normativa contrattuale vigente. Per il personale medico sono comunque sempre state garantite le procedure di sostituzione di tutte le figure. Quanto alle ultime disposizioni europee sugli orari di lavoro (entrate in vigore il 25 novembre 2015), la Asl di Oristano il 23 novembre scorso ha convocato tutti i responsabili delle strutture aziendali per illustrarne le novità e discutere di come affrontarne le implicazioni: le poche criticità riscontrate sono state immediatamente valutate per la loro soluzione e comunicate alla Regione e al Ministero della Salute per gli interventi di competenza relativi allo sblocco dei vincoli sul reclutamento del personale”.
Quanto all'assegnazione degli incarichi definita “troppo personalistica e poco meritocratica”, la direzione generale della Asl evidenzia che “è il direttore di ogni Servizio a valutare il personale ed esclusivamente sulla base di tali valutazioni, fondate su criteri oggettivi e trasparenti, la Direzione interviene nel conferimento o proroga dell'incarico”.
05 gennaio 2016
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