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Sardegna. Botta e risposta tra i Riformatori e Arru. “Sanità allo sbando”, attaccano i primi. “La Giunta Pigliaru fa le riforme, altri parlano e basta”, replica l’assessore


Inizio d’anno segnato dalle polemiche in Sardegna. A suon di comunicati stampa i Riformatori hanno accusato la Giunta di “mettere le mani nelle tasche dei sardi, dopo 24 mesi inconcludenti”, ma per l’assessore “chi fa può anche sbagliare mentre chi non fa niente può continuare a dedicarsi a elucubrazioni in ovattati centri studi”.

01 GEN - Inizio d’anno movimentato per l’assessore alla Sanità della Sardegna Luigi Arru, impegnato a rispondere ai comunicati stampa dei Riformatori Sardi che hanno attaccato duramente la Giunta e il programma di riorganizzazione della rete ospedaliera e della sanità regionale. “La rete ospedaliera, tanto sbandierata da Pigliaru e Arru, è ancora al palo. L'unica cosa che questa Giunta è stata in grado di fare è mettere le mani nelle tasche dei sardi, dopo 24 mesi inconcludenti”, ha infatti sostenuto Franco Meloni, responsabile del Centro studi dei Riformatori sardi. “Chissà – prosegue Meloni – se sarà vero che non è stata approvata nella riunione di Giunta di fine anno perché non c’era ancora il parere della conferenza dei sindaci.
 
A noi sembra invece – prosegue la nota - che la ragione sia il ripensamento legato alle modalità di approvazione che l'Assessore Arru riteneva potesse essere una semplice delibera di Giunta mentre , piano piano, avanza la realizzazione che dovranno passare in Consiglio Regionale. Infatti la norma che avrebbe consentito la scorciatoia, cioè un semplice passaggio in Commissione invece che in aula, questa maggioranza di dilettanti allo sbaraglio se l'e abolita da sola abrogando la legge 21 del 2012. Cioè, si sono aboliti la norma che gli serviva per approvare rapidamente la rete ospedaliera ma senza accorgersene, come si desume facilmente dal fatto che hanno portato il provvedimento in Giunta con la dizione "approvazione definitiva". Definitiva de ghe? L’unica cosa certa è che a due anni, dunque quasi a metà mandato, questa Giunta regionale non è stata ancora in grado di produrre uno straccio di documento e di riforma della sanità, ma - per ora- solo aumenti di tasse e un'evidente incapacità di ridurre gli sprechi che loro stessi dichiarano essere presenti nel sistema”.

Secondo il responsabile del Centro studi dei Riformatori, “non esiste nessun buco da ripianare rispetto agli anni scorsi, l'unico buco l'hanno creato loro mettendo a bilancio cifre inferiori a quelle necessarie. Per non parlare degli incredibili errori collezionati da Pigliaru e Paci quando hanno chiuso l’accodo capestro sul bilancio con il governo nazionale. Quest'anno noi sardi pagheremo, con la supina acquiescenza della Giunta e della maggioranza, la bellezza di 680 milioni di accantonamenti, eccolo il vero buco. E a farne le spese saranno i sardi che dovranno mettere mano al portafogli per ripagare i gravi errori di calcolo di una Giunta regionale un po’ sbandata e che ha evidentemente grandi difficoltà a gestire i problemi della Sardegna”.

Immediata la replica dell'assessore Luigi Arru, secondo il quale “il Centro Studi dei Riformatori ha ragione: la rete ospedaliera è al palo, ma evidentemente si riferisce a quella che non è mai stata presentata dalla giunta di centrodestra in cinque anni di malgoverno della sanità, così come la riforma della rete territoriale delle cure primarie o quella del sistema di emergenza, o ancora la riorganizzazione della continuità assistenziale. È saggezza popolare che chi fa può anche sbagliare mentre chi non fa niente può continuare a dedicarsi a elucubrazioni in ovattati centri studi, predicando a destra e a manca a seconda delle opportunità del momento, ovviamente senza fare nulla. Perché il Centro Studi non risponde al rapporto del MEF del 2015 sul finanziamento in sanità e non si chiede come mai la Sardegna è uscita dal tavolo del piano di rientro e non ha più monitorato ai LEA, i livelli essenziali di assistenza?”, attacca Arru. “Mentre qualcuno ne parla e basta, la giunta Pigliaru le riforme le fa davvero”, conclude l’assessore.

Ma il botta e risposta non si è concluso qui. Infatti nella pagina Facebook dei Riformatori è comparsa presto una nuova nota a firma Meloni, secondo il quale “la replica stizzita dell’assessore Arru non fa che confermare che abbiamo colto nel segno: in due anni lui e il suo presidente hanno prodotto solo una marea di chiacchiere, dando le colpe a destra e a sinistra ma mai a chi sta creando il caos nella sanità: proprio loro. Forse si dimentica che da due anni governa lui e il suo presidente e in questi due anni non hanno fatto nulla se non costi che tentano di scaricare sui sardi aumentando le tasse. Ha ragione Arru, chi fa sbaglia: il problema è che quando sbaglia lui a rimetterci sono i sardi”.

In risposta, l’assessore ha insistito su un punto: “Perché non ricevo risposta alle domande sul rapporto del Ministero dell'Economia sui conti della sanità in Sardegna e sui LEA?", domanda Arru. "Purtroppo - conclude - dal Centro studi dei Riformatori sardi non si risponde sul merito ma ricevo l'accusa di replicare con stizza. Peccato che le risposte mancate avvalorino la realtà: nulla è stato fatto ma si parla anche troppo".

01 gennaio 2016
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