Riforma sanitaria della Sardegna. Bartolazzi illustra in commissione Salute il disegno di legge
di Elisabetta Caredda
Il testo della Giunta “nasce dalla raccolta dei dati”, spiega l’assessore. “Ho riscontrato nella Sanità sarda molta disorganizzazione nella erogazione dei servizi, ma è superabile. Ho constatato che il territorio non parla con gli ospedali e le aziende ospedaliere. Abbiamo toccato il fondo e ora non si può che migliorare. Partendo da un punto di vista tecnico operativo, chiediamo impegno a tutto il Consiglio, perché la Sanità è di tutti”. IL TESTO
13 GEN - La Sesta commissione Salute e politiche sociali del Consiglio regionale della Sardegna ha dato il via all’esame del disegno di legge n. 40 “Disposizioni urgenti di adeguamento dell’assetto organizzativo ed istituzionale del sistema sanitario regionale. Modifiche alla legge regionale 11 settembre 2020, n. 24”; presente in audizione, negli scorsi giorni, l’assessore regionale alla Sanità,
Armando Bartolazzi.Il testo della Giunta prevede una ipotesi di riorganizzazione del servizio sanitario della Sardegna. L’assessore, si apprende dal sommario della seduta, ha spiegato: “E’ una riforma marcatamente funzionale che nasce dalla raccolta dei dati che ho messo insieme sentendo i sindaci, gli stakeholders, i sindacati. Abbiamo idea delle criticità ma partendo da un punto di vista tecnico operativo chiediamo impegno a tutto il Consiglio, perché la Sanità è di tutti. Ho riscontrato nella Sanità sarda molta disorganizzazione nella erogazione dei servizi ma è superabile. Siamo ultimi in Italia per quanto riguarda l’erogazione dei Lea, a fronte di notevoli risorse economiche a disposizione. Ho constatato che il territorio non parla con gli ospedali e le aziende ospedaliere. Abbiamo toccato il fondo e non si può che migliorare. C’è poi il problema della eterna frammentazione delle risorse umane in formazione: ci servono pediatri e medici di emergenza urgenza e invece sforniamo dermatologi, che ci servono meno”.
Per Bartolazzi “ogni ospedale deve avere una missione coerente rispetto al suo territorio di riferimento e accade invece che manchi la geriatria in territori dove abbondano gli ultranovantenni. Il nostro disegno di legge cerca di correggere queste criticità. Ma è uno scheletro che deve essere opportunamente emendato. Puntiamo a tre centri regionali per la prevenzione, la riabilitazione e le malattie mentali. Riteniamo che questa scelta avrà un impatto notevole, anche rispetto all’abbattimento delle liste d’attesa e sarà efficace: se presi per tempo molti tumori possono guarire”.
L’esponente di Giunta è favorevole “all’annessione del Microcitemico al Brotzu, per realizzare un ospedale sardo dei bambini. Sulle malattie rare la Sardegna può fare da driver europeo viste le casistiche per gli studi genetici di valore internazionale e scienziati di livello mondiale che non sono valorizzati. Sarà attivato un percorso per la creazione di un IRCCS su questa tematica”.
Sempre sul fronte degli accorpamenti, Bartolazzi inoltre ha segnalato l’esigenza che “il Marino di Alghero ricada nella Asl 1 di Sassari”. Riguardo poi al commissariamento delle direzioni generali delle aziende sanitarie ha concluso dicendo: “E’ funzionale ai miglioramenti che prevediamo e si farà se ce ne saranno i presupposti. E se ci saranno professionisti disposti a prendersi in carico un progetto difficile come questo”.
Elisabetta Caredda
13 gennaio 2025
© Riproduzione riservata
Altri articoli in QS Sardegna
Quotidianosanità.it
Quotidiano online
d'informazione sanitaria.
QS Edizioni srl
P.I. 12298601001
Sede legale e operativa:
Via della Stelletta, 23
00186 - Roma
Direttore responsabile
Luciano Fassari
Direttore editoriale
Francesco Maria Avitto
Copyright 2013 © QS Edizioni srl. Tutti i diritti sono riservati
- P.I. 12298601001
- iscrizione al ROC n. 23387
- iscrizione Tribunale di Roma n. 115/3013 del 22/05/2013
Riproduzione riservata.
Policy privacy