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Riforma sanitaria Sardegna. Tedde (FI): “Dopo la sentenza della Consulta, a rischio la proposta della presidente della Regione”

di Elisabetta Caredda

Tedde commenta la sentenza della Corte Costituzionale che “ha ridimensionato Aress Puglia - l'equivalente pugliese della Ares Sardegna sulla quale Alessandra Todde ha incentrato la sua idea di riforma della sanità sarda - chiarendo che le competenze riguardanti il reclutamento del personale e la gestione dei dirigenti medici e delle professioni sanitarie spettano alle Asl”. Per il consigliere il pronunciamento potrebbe avere impatto anche sull’Isola.

19 DIC - La sentenza della Corte Costituzionale che lo scorso 17 dicembre è intervenuta, bocciando in parte, alcune disposizioni sull’Aress della Regione Puglia, potrebbe avere impatto anche sull’Ares Sardegna. A sollevare la questione è il consigliere nazionale di F.I. Marco Tedde, che sottolinea come questo metta a rischio anche la riforma sanitaria proposta dalla presidente della Regione, Alessandra Todde, è incentrata proprio sull’Ares.

“Con una sentenza di due giorni fa – spiega Marco Tedde - la Corte Costituzionale ha sonoramente bocciato alcune disposizioni introdotte dalla Regione Puglia che avevano attribuito alla AREES, l’equivalente dell’ARES sarda, ente strumentale della Regione, le competenze che riguardano, tra l’altro, i concorsi per il reclutamento del personale del Servizio sanitario regionale (SSR), inclusa la dirigenza medica e le professioni sanitarie, nonché la gestione di queste ultime categorie di personale, compresa l’attribuzione della sede di lavoro e delle mansioni. Secondo la Corte le competenze riguardanti il reclutamento del personale nonché la gestione dei dirigenti medici e delle professioni sanitarie spettano alle ASL. E’ indispensabile, secondo la Corte Costituzionale, che qualunque struttura aziendale privata o pubblica abbia una piena sfera decisionale in materia di scelta e di gestione del personale”.

“Detto in soldoni – prosegue il Consigliere -, anche per la ARES sarda si pongono i medesimi problemi. Il testo della riforma varato dalla presidente Todde nello scorso agosto, finalizzato a sostituire i Direttori generali in carica, prevede di lasciare invariato lo schema delle otto Asl territoriali più le due Aziende ospedaliero-universitarie, l’Arnas Brotzu, l’Areus delle emergenze e l’Ares. Todde e Bartolazzi hanno preventivato di potenziare proprio l’Ares che oggi funge soprattutto da centrale unica di acquisto. Ares che assieme alla Todde ad oggi ha amputato le prerogative dei Direttori Generali delle ASL e ha loro impedito di esercitare il loro ruolo manageriale”.

“Ebbene, il principale strumento di questa proposta di riforma della Todde viene eliminato in culla dalla Corte Costituzionale. E’ bene che la Todde e il Campo Largo si attrezzino per varare una riforma della sanità sarda che prenda le mosse dalle vere esigenze dei cittadini e non da quelle relative al rafforzamento del poltronificio” - chiude Tedde.

Elisabetta Caredda

19 dicembre 2024
© Riproduzione riservata

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