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Lazio. Il Tar dichiara illegittimo lo spostamento di posti letto dal S. Raffaele di Velletri

di Giovanni Rodriquez

Il Tribunale amministrativo del Lazio, con una sentenza ha giudicato illegittimo il decreto n. 62 del 27 luglio 2011 con il quale la Regione riassegnava i 225 posti letto accreditati presso la clinica della via dei Laghi trasferendoli al San Raffaele di Montecomparti.

06 GIU - Si riapre la questione per il San Raffaele di Velletri. La sentenza del Tar n. 201204940 del 31/05/2012  ha accolto la richiesta del Comune di Velletri di annullare il decreto 62, con il quale la Regione aveva messo in atto la sua parziale revisione della rete ospedaliera, riassegnando i 225 posti letto accreditati presso la clinica della via dei Laghi che erano stati trasferiti al San Raffaele di Montecomparti.

Per il Tar quanto deciso dal presidente nonché commissario ad acta alla Sanità della Regione, Renata Polverini, è stato illegittimo. “L’impugnato decreto n. 62 del 27 luglio 2011 – si legge nella sentenza – appare illegittimo nella parte in cui, approvando l’allegato Accordo quadro consente la riassegnazione di 225 posti letto, prima accreditati presso la Casa di cura San Raffaele Velletri (nel distretto H3) presso il San Raffaele Montecompatri, anch’esso facente capo al gruppo San Raffaele s.p.a. ma allocato in altro distretto sanitario”. “Tale operazione – si legge ancora – ha sottratto un ingente numero di posti letto al distretto sanitario H3, che aveva già subito una riduzione di posti letto (25 nelle strutture pubbliche e 89 in quelle private accreditate) per effetto della riorganizzazione dell’offerta sanitaria della rete ospedaliera operata con il decreto commissariale 80/2010”.

Ritenendo che il trasferimento dei posti accreditati presso una struttura  ad altra struttura al fine di evitare il licenziamento del personale occupato presso la prima struttura, poteva avvenire solo “congruamente motivando e dimostrando che tale operazione non avrebbe creato alcun problema sanitario presso il distretto H3, traducendosi altrimenti in atto adottato in palese sviamento di potere”, come spiegato nella sentenza, e considerato inoltre, che nell’impugnato decreto non si fa alcun cenno all’analisi dell’impatto del disposto trasferimento dei posti letto da un distretto ad altro, “il ricorso deve essere accolto con conseguente annullamento, nei limiti dell’interesse, della delibera del Commissario ad acta n. 62 del 2011”.

Si attendono ora gli sviluppi di un caso che sembra complicarsi sempre di più. Ad oggi, infatti, sembra che sia il sindaco di Montecompatri a voler ricorrere al Consiglio di Stato contro il provvedimento del Tar. Si profila così, come spiegato dal  segretario nazionale di Assotutela, Pietro Bardoscia, “un tutti contro tutti che rischia di generare sempre più caos in un gioco di ostruzionismi e scarichi di responsabilità tra le parti”.
 
Giovanni Rodriquez

06 giugno 2012
© Riproduzione riservata

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