Asp Ragusa. Siglato accordo con i Comuni del Distretto 44 per un nuovo Punto unico di accesso
Intervento mira a rafforzare accesso a sistema cure domiciliari. I Comuni del distretto sono Ragusa, Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso Almo e Santa Croce Camerina.“L’Asp, rispetto all’accordo quadro, con le quattro linee di intervento che mirano a rafforzare i meccanismi di governo dell’accesso al sistema delle cure domiciliari, ha ampliato l’offerta di servizi inserendo anche Hospice, Rsa e Adi”.
15 FEB - Firmato il protocollo dell’accordo di programma tra l’Asp di Ragusa e i sindaci dei comuni di Ragusa, Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso Almo e Santa Croce Camerina.
L’azienda sanitaria - in coerenza con le linee guida del 2009 per il riordino del sistema sanitario regionale e con l’intervento finanziato dal quadro strategico nazionale nel 2018 - ha messo in atto la riorganizzazione della rete territoriale a partire dalla costituzione del Punto unico di accesso (Pua), che garantisce al cittadino la possibilità di trovare, attraverso un’unica porta di accesso al sistema, una risposta uniforme, tempestiva e appropriata alla sua domanda di salute.
Il Punto unico di accesso mira a integrare e mettere in rete l’offerta dell’assistenza territoriale, inclusi i professionisti che concorrono all’erogazione delle prestazioni sul territorio, rispetto al fabbisogno espresso nei distretti.
Presenti, per l’Asp Ragusa il direttore generale
Angelo Aliquò; il direttore del servizio programmazione, controllo di gestione e sistemi informativi aziendali e statistici
Riccardo Giammanco,
Giovanni Ragusa, direttore del distretto sanitario di Ragusa e
Luca Giurdanella, referente Pua aziendale oltre ai sindaci di Ragusa Giuseppe Cassì, di Santa Croce Camerina, Giovanni Barone e di Giarratana, Lino Giaquinta.
Giurdanella ha spiegato come “l’Asp, rispetto all’accordo quadro, con le quattro linee di intervento che mirano a rafforzare i meccanismi di governo dell’accesso al sistema delle cure domiciliari, ha ampliato l’offerta di servizi inserendo anche Hospice, Rsa e Adi”.
Punto cardine del progetto è quello di creare una piattaforma centralizzata, accessibile in modalità web su protocollo sicuro, da parte dei diversi attori, a vario titolo coinvolti nel sistema integrato delle cure domiciliari. Un meccanismo che sviluppi o integri i software già esistenti nelle varie aziende sanitarie e consenta ad altri soggetti - soprattutto agli enti locali - di interagire con il sistema. Inoltre, permette di sperimentare e implementare la “Cartella Socio Sanitaria informatizzata”, quale strumento operativo destinato al lavoro degli operatori di tutti i Pua.
15 febbraio 2021
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