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Celiachia. Via libera in Stato-Regioni ai requisiti tecnici, organizzaztivi e professionali dei presidi sanitari che effettuano le diagnosi


Previste due tipologie di centri: quelli accreditati (circa 250) e quelli di trezo livello (due per Regione, uno per adulti e uno per bambini). Come saranno prestazioni e servizi, competenze e formazione del personale. Il follow up, se non ci sono complicazioni, spetta a Mmg e Pls. IL TESTO DELL'ACCORDO.

06 LUG - Celiachia: due tipologie di presidi per la diagnosi: quelli accreditati e i cosiddetti Centri di terzo livello.
 
I primi, secondo lo schema di accordo Stato-Regioni approvato oggi in Conferenza, ma già anticipato su questo giornale,  sono 245. Il calcolo del numero teorico massimo di presidi (adulti + bambini) è stato effettuato sulla base del numero di residenti al 1 gennaio 2016 (dati 1STAT), per c1ascuna Regione/Provincia Autonoma. Su questi è stato calcolato l'1% della popolazione pari alla stima della prevalenza  della celiachia  in Italia e successivamente è stato  calcolato  il  numero   teorico massimo dei presidi, su ogni 500.000 abitanti e per una media di 2.500 pazienti celiaci presunti per centro. Infine, per calcolare il numero teorico massimo di Presidi per adulti e il numero teorico massimo di Presidi per bambini, il numero teorico massimo dei Presidi totali è stato diviso per due; nelle Regioni dove il numero teorico massimo dei Presidi era pari a 1 è stato raddoppiato per avere almeno 1 centro per le diagnosi in età adulta e 1 per l’età pediatrica.
 
Per i Centri di terzo livello,  indicativamente il numero teorico massimo è due per ogni Regione/Provincia Autonoma, di cui 1 pediatrico e l per gli adulti.
 
I criteri comuni per entrambi riguardano anzitutto prestazioni e servizi: la capacità di effettuare autonomamente cioè  o presso strutture accreditate dal Ssr determinate prestazioni diagnostiche:  sierologia: anticorpi anti transglutaminasi, anti endomisio, anti peptidi deamidati della gliadina;  genetica: detenninazione HD del genotipo HLA;  endoscopia digestiva (con sedazione unicamente per i Presidi pediatrici);  esame istologico (colorazione EO; immunoistochimica) de]]a biopsia duodenale.
 
Poi le competenze e la formazione del personale. Il personale medico dovrà appartenere alle seguenti specializzazioni: Medicina Interna o Gastroenterologia o Immunologia (Presidi per l’adulto), Pediatria (Presidi pediatrici) con comprovata esperienza in diagnosi e cura della celiachia; Dermatologia (limitatamente alla diagnosi della dermatite erpetiforme); anatomopatologo con comprovata esperienza nella diagnosi di celiachia; dietista.
 
Solo per i Centri di terzo livello poi prestazioni e servizi riguardano anche diagnosi e cura dei casi di celiachia refrattaria e complicata; attività di formazione sulla celiachia nei confronti della classe medica della regione di riferimento e attività di audit sui Presidi accreditati, secondo indicazioni regionali. R per quanto riguarda competenze e formazione del personale, è previsto l’utilizzo di personale medico con comprovata eccellenza scientifica in diagnosi e cura  della celiachia (pubblicazioni su riviste internazionali dotate di IF, partecipazioni a convegno come relatori e a corsi come docenti sulla celiachia).
 
Per quanto riguarda il follow-up della celiachia, se non ci sono problematiche cliniche particolari, a effettuarlo potranno essere medici di medicina generale e pediatri di libera scelta o altri specialisti del Ssn.

06 luglio 2017
© Riproduzione riservata

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