Venezia. Medici di Emergency diffidati dalla Asl per "conflitto di interessi"
Sono dipendenti pubblici ma anche volontari del poliambulatorio di Emergency a Marghera (Venezia). Ed ora, 7 tra medici e infermieri, si sono visti recapitare una lettera di diffida del direttore generale dell'Ulss 12, Antonio Padoan, che li accusa di “conflitto d’interessi” e definisce il poliambulatorio “fuorilegge”. L'Organizzazione umanitaria rispedisce le accuse al mittente. La Fp Cgil Medici chiede l'intervento di Zaia "per far prevalere il buon senso".
10 GIU - Aria di guerra tra medici e Asl a Marghera, località del Comune di Venezia. Al centro delle polemiche c'è il Poliambulatorio di Emergency, attaccato nei giorni scorsi dal direttore generale dell'Ulss 12, Antonio Padoan, che ha definito la struttura “un’opera senza autorizzazioni, senza i requisiti di legge e senza alcun accordo né consenso dell'Ulss 12 sulla programmazione dei servizi” e ha inviato una lettera di diffida a 7 fra medici e infermieri dipendenti pubblici che svolgono attività di volontariato presso Emergency perché, afferma il direttore generale nella lettera, c'è “conflitto d’interessi”.
La risposta dell'Organizzazione umanitaria non si è fatta aspettare. "Emergency assiste sconcertata", si legge in una nota della sezione veneziata in cui viene precisato che "presso il Poliambulatorio, medici e infermieri prestano assistenza completamente gratuita per i pazienti, a titolo volontario e nel loro tempo libero, pertanto in nessun modo in conflitto con l’attività lavorativa presso le strutture del Servizio sanitario nazionale. Emergency - continua la nota dell'Organizzazione umanitaria - non intende in alcun modo sostituirsi alle strutture del Ssn, ma integrare i servizi disponibili e facilitare l’accesso alle strutture pubbliche da parte dei pazienti che abbiano difficoltà dovute alla mancata comprensione della lingua o alla mancata conoscenza dei propri diritti e dei servizi del Ssn".
A difesa dei medici, degli infermieri e del Poliambulatorio è intervenuta anche la Fp Cgil, ricordando che il Poliambulatorio di Emergency è stato aperto nel dicembre scorso a Marghera in locali messi a disposizione dallo stesso Comune di Venezia. E ha svolto un attività importante, già che nei primi due mesi di attività sono state curate gratuitamente più di 650 persone, in stragrande maggioranza immigrati.
"L'intimazione della Asl" nasce da un’accusa "priva di fondamento", afferma la Fp Cgil ribandendo le motivazioni già segnalate da Emergency, e va a colpire "la presa in carico di persone che altrimenti con difficoltà potrebbero trovare risposte in tempi e modi appropriati”. “Una decisione – ha commentato Massimo Cozza, segretario nazionale FpCgil Medici - che se assunta a livello nazionale impedirebbe il volontariato ai medici pubblici”. "Contrariamente al Veneto – ha proseguito Cozza - in Sicilia i medici pubblici svolgono da diversi anni e senza problemi attività di volontariato presso i Poliambulatori messi a disposizione dalla stessa Asl di Palermo e gestiti da Emergency, nei quali al di fuori dell'orario di servizio può operare gratuitamente qualsiasi medico del Servizio sanitario nazionale".
La nota sindacale si conclude con un richiamo al governatore Luca Zaia, affinchè "intervenga per far prevalere il buon senso".
10 giugno 2011
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