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Veneto. Tumori: al via attività di radioterapia intraoperatoria


Si chiama Iort (Intra operative radiation therapy) l’ultimo modernissimo strumento entrato in attività in Veneto per contribuire alla lotta al cancro ed in particolare, in questo caso, a quello della mammella. Coletto: “Grazie ai veneti che hanno dato il loro 5 per mille per l’acquisto. Cure più incisive e meno liste d’attesa”

16 MAG - Iort è stato inaugurato venerdì e presentato all’Istituto Oncologico Veneto (Iov) di Padova, alla presenza dell’assessore regionale alla sanità Luca Coletto, del direttore generale dello Iov Piercarlo Muzzio, del direttore scientifico Alberto Amadori e di numerose autorità nazionali e locali.
Cos’è lo Iort. Si tratta di un macchinario estremamente sofisticato, che consente di effettuare una massiccia applicazione di radioterapia direttamente sull’area del tumore durante l’intervento chirurgico di asportazione. Così facendo si otterrà di aumentare l’efficacia dell’intervento e si eviteranno alle pazienti 6 settimane di terapia radiologica post operatoria con 30-40 fastidiose sedute pressoché giornaliere. La nuova tecnica, che si applica per la prima volta in Veneto, verrà inizialmente utilizzata in forma di sperimentazione su non più del 30-40% delle pazienti ed i suoi esiti saranno confrontati con quelli della terapia tradizionale (già essa molto efficace) in altrettante donne operate. Conclusa questa fase, Iort entrerà in funzione a pieno regime. Iort consentirà di sostituire con una sola applicazione le 30-40 sedute di radioterapia tradizionali, liberando così lo spazio per molti altri pazienti che necessitano di radioterapia, ma soffrono di una patologia per la quale il macchinario non è utilizzabile. Lo strumento, la cui parte terminale radiante viene introdotta all’interno del campo operatorio a diretto contatto con l’area malata, costa oltre un milione di euro ed è stato acquistato grazie ai proventi del 5 per mille assegnato dai contribuenti veneti allo Iov.
“Per questo – ha detto Coletto – il primo grazie va ai tanti nostri cittadini che hanno voluto partecipare con il loro cinque per mille alla lotta contro il cancro; e poi alle strutture ed agli specialisti dell’Istituto, il cui impegno e la cui professionalità costituiscono un’eccellenza della sanità veneta. Qui – ha proseguito – si coniugano alla perfezione ricerca e cura, e questo è davvero il massimo per dare ai nostri cittadini il meglio dell’assistenza possibile. Iort – ha aggiunto Coletto – promette di essere uno strumento davvero prezioso, per il suo effetto curativo, ma anche per le possibilità che offrirà di diminuire le liste d’attesa”.

16 maggio 2011
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