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Esenzione ticket. Il Piemonte parte con le nuove regole dal 1° giugno


Dal prossimo mese di giugno cambieranno anche in Piemonte le modalità per usufruire dell’esenzione per reddito dal pagamento del ticket sulle visite specialistiche e gli esami diagnostici. Basta con l’autocertificazione. A controllare saranno i medici grazie agli elenchi forniti dall’Agenzia delle Entrate come vuole il DM Tremonti. In ogni caso la Regione invierà agli esenti un certificato di esenzione valido fino al 31 marzo 2012.

16 MAG - Anche il Piemonte, come avevamo anticipato nella nostra inchiesta sul tema, parte con il nuovo sistema di verifica dell’esenzione in base al reddito. Non sarà infatti più necessario autocertificare di volta in volta il possesso dei requisiti, ma, secondo quanto previsto dal DM Tremonti, il codice di esenzione verrà riportato sull’impegnativa direttamente dal medico che prescrive la prestazione. Il riconoscimento del diritto all’esenzione verrà rilevato attraverso la presenza del nominativo in un elenco fornito dall’Agenzia delle entrate alla Regione, alle Asl e ai medici di famiglia e aggiornato il 1° aprile di ogni anno. Per il 2011, al fine di evitare disagi ai cittadini, la Regione Piemonte ha deciso di provvedere a livello centrale a produrre e a inviare via posta a tutti gli assistiti inseriti nell’elenco ministeriale  - 673 mila persone - il certificato di esenzione da esibire al medico prescrittore, valido fino al 31 marzo 2012. In caso di mancato ricevimento, chi ritenga di aver diritto all’esenzione del reddito può recarsi all’Asl, che emetterà un certificato provvisorio sulla base di un’autocertificazione, cui seguiranno i relativi controlli sulla veridicità della condizione dichiarata. Dal 1° agosto, senza certificato, non sarà più possibile usufruire dell’esenzione.
L’assessore alla Sanità Caterina Ferrero ha sottolineato come, “con questo nuovo sistema, si raggiungano due importanti obiettivi: da un lato, meno burocrazia per i cittadini, che dovranno certificare il loro diritto una sola volta l’anno, senza dover ripetere per ogni visita o esame la procedura; dall’altro, maggiori controlli e lotta all’evasione, visto che l’Agenzia delle entrate e il Ministero dell’Economia potranno controllare che siano effettivamente i meno abbienti a non pagare il ticket”.

16 maggio 2011
© Riproduzione riservata

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