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Puglia all’avanguardia con la telecardiologia


Oltre 300mila interventi in sei anni con una rete integrata con il 118 che è tra le esperienze più avanzate al mondo. Vendola:  “È un esempio di buona pratica, che migliora l’equità nell’accesso alle cure”.

02 MAR - “Non possiamo mettere un ospedale in ogni villaggio o un medico in ogni condominio, ma con la telemedicina possiamo fare molto per garantire a tutti i cittadini un equo e tempestivo accesso alle cure”.
L’assessore alla Sanità, Tommaso Fiore, sintetizza così il valore del modello di telecardiologia sviluppato dalla Regione Puglia e presentato oggi alla stampa. Un modello che ha mosso i primi passi nel 2004, ma che ha avuto un deciso incremento a partire dal 2009 quando è stato integrato con la rete del 118. Se all’avvio del sistema erano poche centinaia i casi esaminati attraverso la consulenza a distanza, si è ora arrivati a quasi  9mila consulenze cardiologiche on line al mese (dati dicembre 2010), realizzando così un sistema che rappresenta la più vasta realizzazione al mondo di telecardiologia.
Il modello Puglia consente ai mezzi del 118, punti di primo soccorso, macchine e ambulanze, di inviare l’elettrocardiogramma ad una Centrale di tele cardiologia, che fornisce un consulto specialistico in tempo reale e invia l’Ecg refertato al massimo entro 3 minuti.
Un sistema che coniuga equità d’accesso e contenimento delle spese, visto che consente di dare risposte ai cittadini senza dover sempre arrivare al ricovero. Sugli oltre 300mila casi “refertati” fino ad oggi, ha spiegato infatti Gianfranco Antonelli direttore della Cardiologia del Policlinico di Bari, il 14,7% si è rivelato essere una patologia grave, che quindi necessitava intervento tempestivo e ricovero, mentre il 27,2% dei casi è stato individuato come riconducibile a patologie minori e ben il 58% degli elettrocardiogrammi si sono invece rivelati normali.
I vantaggi in termini di minore affollamento ai Pronto Soccorso e minori costi ospedalieri sono del tutto evidenti, ma, come ha ricordato il direttore dell’Ares Puglia Franco Bux, va rimarcata anche l’importanza di poter riconoscere rapidamente le situazioni di patologia grave, avviandole dunque verso le strutture di ricovero più appropriate al caso e riducendo così i tempi, cosa che nei casi di infarto può salvare la vita dei pazienti.
Il servizio di telecardiologia in Puglia è garantito da Cardio on line Europe, con un contratto quinquennale appena rinnovato del valore di circa un milione di euro all’anno. “Dobbiamo sempre più coniugare responsabilità sociale e profitto d’impresa” ha detto il presidente Nichi Vendola, indicando come questa sinergia tra finalità pubbliche e impresa possa realizzarsi inserendo l’innovazione come  parola chiave nell’agenda della politica. Vendola ha annunciato, in proposito, che ha breve la Puglia realizzerà un distretto della salute e del farmaco, per sviluppare le imprese e la ricerca in questo settore.
E.A.

02 marzo 2011
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