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Toscana. Sul deficit della Asl 1 di Massa Rossi rompe gli indugi


Sospensione del rapporto di lavoro dell’ex direttore amministrativo della Asl, richiesta agli enti competenti di valutare l’opportunità di rinnovare il collegio sindacale della stessa Asl e alla banca tesoriera di consegnare rapidamente tutti i documenti contabili. Questo il contenuto di tre lettere inviate dal presidente della Regione Enrico Rossi al dg della Asl 1 di Massa, agli enti che hanno designato il collegio sindacale della stessa Asl e alla Cassa di risparmio di Carrara.

01 MAR - Il presidente Rossi prende così nuove iniziative in una vicenda che ha colpito l’azienda sanitaria, e dà continuità ad una azione di indagine e di trasparenza iniziata con la consegna degli atti alla magistratura, non appena venuto a conoscenza di un buco di bilancio, successivamente quantificato in 270 milioni di euro.
“La Procura di Massa – ha detto il presidente – ha ipotizzato reati che in parte abbiamo denunciato anche noi, come il falso in bilancio e il falso ideologico, e infine il peculato, dipingendo un quadro di grossolane manomissioni. Questo ci spinge a riprendere l’iniziativa amministrativa e di tutela degli interessi della Regione, che ho concretizzato nelle tre lettere”.
“Stiamo andando avanti – ha ripreso il presidente – e possiamo assicurare che siamo in grado di far fronte all’ammanco, proprio in forza del fatto che la sanità toscana ha goduto per dieci anni di un bilancio sano e in pareggio. Siamo di fronte a una vicenda dolorosissima, che mi ha colpito anche sul piano personale. Nel marzo del 2010 ho interrotto la campagna elettorale per incontrare tutti i direttori generali e fare il punto sui bilanci e per la Asl di Massa mi era stato annunciato un “tendenziale” di 7-800mila euro.”
Le tre lettere inviate dal Governatore
 
Asl 1, Rossi: “Si valuti il rinnovo del collegio sindacale”
Il collegio sindacale della Asl 1 di Massa non avrebbe svolto i controlli di competenza “con la dovuta diligenza” E’ con questa motivazione che il presidente Enrico Rossi ha chiesto in una lettera agli enti a cui compete la nomina dei membri di questo organismo (Consiglio regionale, ministeri dell’economia e finanze e della salute e Conferenza dei sindaci della Asl 1) di valutare l’opportunità di revocare i sindaci revisori in carica “al fine di una ricostruzione tempestiva del Collegio con nuovi sindaci revisori”.
“Gli attuali revisori – dice il presidente – hanno certificato il bilancio 2009, ma non hanno individuato ed evidenziato le grossolane manomissioni di cui parla la procura di Massa. Certo hanno rilevato l’anomalia di un credito di 60 milioni, ma hanno firmato un bilancio in cui viene computato un ospedale che non c’è ancora. Dal collegio precedente inoltre non abbiamo avuto nessun segnale. Non mettiamo all’indice nessuno, ma chiediamo ha chi ha la competenza della designazione di valutare se il comportamento tenuto da questo organismo è stato quello che la legge richiede”.
“E’ infatti noto – scrive il presidente nella sua lettera – che questo collegio [...] è un organo dell’Azienda Usl preposto al controllo della regolarità contabile dell’Azienda sanitaria, in analogia con i compiti del collegio sindacale delle società di capitali [...]. In qualità di organismo di revisione interno, è tenuto [...] ad esercitare un controllo puntuale sugli atti di bilancio (con ciò intendendosi il bilancio di esercizio, il bilancio economico pluriennale di previsione nonché il bilancio preventivo economico annuale relativo all’esercizio successivo); in particolare [...] il collegio esamina il bilancio preventivo economico annuale, il bilancio pluriennale e il bilancio di esercizio ed esprime le proprie osservazioni in una relazione che trasmette al direttore generale; copia di tale relazione è allegata agli atti di bilancio e trasmessa alla Giunta regionale per l’approvazione di cui all’articolo 10, comma 3. Per lo svolgimento dei propri compiti il Collegio può procedere ad atti di ispezione e controllo, anche individualmente”.
“Pertanto – prosegue – il Collegio sindacale avrebbe dovuto evidenziare le irregolarità nelle poste di bilancio, gli eccessivi ed ingiustificati valori delle immobilizzazioni, che sono servite per coprire le perdite di esercizio e, più in generale, le scorrettezze contabili emerse. Il collegio sindacale è composto da cinque membri, nominati dal direttore generale della Asl, sulla base delle designazioni di due membri da parte del Consiglio regionale, di uno da parte del Ministro dell’Economia e Finanze, di uno da parte del Ministro della Salute e uno dalla Conferenza dei sindaci.
Si chiede pertanto, nel rispetto delle rispettive competenze, di voler valutare se non sussistano ragioni di opportunità che consiglino la revoca delle designazioni dei sindaci in carica, con conseguente revoca della loro nomina al fine di una ricostituzione tempestiva del Collegio con nuovi sindaci revisori”.
 
Asl 1, Rossi: “La banca consegni subito tutti i documenti”
 “Ci servono tutti i mandati di pagamento e i rendiconti del tesoriere dal 2005 al 2010. Una richiesta che la banca della Asl 1 ha esaudito solo in parte. Invece noi abbiamo bisogno di verificare bene chi abbiamo pagato e perché lo abbiamo fatto. Anche per questo è al lavoro un gruppo di nostri tecnici, che presta tutta la collaborazione agli esperti della procura.”. Con queste parole il presidente Rossi ha annunciato l’invio di una lettera all’istituto tesoriere della Asl 1, la Cassa di Risparmio di Carrara.
“In relazione alla grave situazione debitoria dell’ASL n. 1 – si legge nella lettera – per il necessario approfondimento dell’analisi delle poste debitorie e della regolarità della documentazione contabile ed amministrativa inerente i debiti ed i pagamenti effettuati dall’azienda ASL n. 1 nel periodo 2005-2010, prima il Commissario straordinario poi il Direttore generale dell’azienda hanno richiesto alla Cassa di risparmio di Carrara i mandati di pagamento ed i rendiconti del Tesoriere.
La cassa di risparmio di Carrara è l’istituto tesoriere dell’ASL n. 1, cui compete [...] il pagamento di tutte le spese dell’azienda, in base ai mandati di pagamento, e la loro rendicontazione. In virtù della convenzione di tesoreria stipulata con l’azienda, il tesoriere è obbligato a consegnare all’ASL la documentazione contabile richiesta. Nel nostro caso, seppure il Commissario straordinario dell’azienda abbia richiesto i mandati di pagamento sin da dicembre, stiamo ancora attendendo la consegna della documentazione, fornita ad oggi solo in parte, con un ritardo che non è giustificabile.”
“A questo punto la consegna integrale della medesima non è più rinviabile, essendo necessaria per le azioni legali da compiere nei confronti dei responsabili delle perdite finanziarie e, soprattutto, per individuare i reali creditori titolari di un valido rapporto giuridico con l’azienda, stabilendo così l’ammontare dell’effettiva perdita che la Regione deve ripianare con l’approvazione del bilancio 2009: solo in tal modo è possibile evitare di erogare somme che non hanno un legittimo titolo giustificativo. Chiedo pertanto di fornire tempestivamente tutta la documentazione di cui gli uffici hanno già da molto richiesto la trasmissione”.
Asl 1, Rossi a De Lauretis: “Sospensione per l’ex direttore amministrativo”
Il presidente Rossi ha chiesto con una lettera al direttore generale della Asl 1 di Massa Maria Teresa De Lauretis  “di attivare tempestivamente un procedimento per la sospensione del rapporto di lavoro del dottor Ermanno Giannetti, indagato nell’indagine in esame, e per la successiva risoluzione del medesimo rapporto, non appena ne ricorreranno i presupposti”.
Il presidente fa riferimento esplicito alle recenti dichiarazioni della Procura della Repubblica di Massa, che il 25 febbraio ha comunicato che “è in corso un’indagine per i reati di peculato, oltre che di falso in bilancio e falso ideologico, confermando “manomissioni pesanti, gravi irregolarità e scorrettezze sulla contabilità generale dell’azienda”. Attualmente il dottor Giannetti è dirigente assegnato alla Società della salute della Lunigiana.
 
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01 marzo 2011
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