Friuli Venezia Giulia. Potenziati i controlli sull'appropriatezza dei ricoveri
Con un apposito provvedimento è stato stabilito che verrà effettuato un controllo analitico su almeno il 10 per cento delle cartelle cliniche e delle corrispondenti schede di dimissione. Telesca: "Vogliamo realizzare obiettivi di economicità nell'utilizzo delle risorse a disposizione".
08 FEB - Un nuovo sistema di controlli su qualità e appropriatezza delle prestazioni sanitarie. Lo ha adottato il Friuli Venezia Giulia su proposta dell'assessore alla Salute, Maria Sandra Telesca. A seguito di questo provvedimento, che recepisce le indicazioni del Patto per la Salute tra Stato, Regioni e Province autonome, verrà effettuato un controllo analitico su almeno il 10 per cento delle cartelle cliniche e delle corrispondenti schede di dimissione. Controllo che sarà esteso alla totalità delle cartelle per quelle prestazioni (sono 43 secondo un elenco ministeriale) definite ad alto rischio di inappropriatezza.
"Siamo ben consapevoli - spiega
Telesca - che lo nostre strutture sanitarie hanno già alti parametri di qualità, sicurezza, appropriatezza, per cui la delibera approvata oggi ha le caratteristiche di un atto dovuto a seguito dell'intesa Stato-Regioni. Tuttavia - prosegue l'assessore - immagino che il monitoraggio, di cui si occuperà la direzione salute della Regione, possa comunque rappresentare uno stimolo ad ulteriormente ammodernare e rendere più efficiente il nostro Sistema sanitario, ponendo i bisogni dei cittadini sempre più al centro della programmazione e gestione dei servizi e valorizzando il ruolo e la responsabilità dei medici e di tutti gli operatori per la promozione della qualità".
La nuova procedura consentirà di verificare, attraverso un adeguato monitoraggio, che ogni prestazione sia sempre erogata rispettando l'appropriatezza specifica, ovvero le condizioni e le evidenze cliniche per le quali si è dimostrata efficace, nonché l'appropriatezza generica, cioè il momento giusto e secondo il modello organizzativo più adeguato.
"Ci si attende anche - conclude Telesca - di realizzare obiettivi di economicità nell'utilizzo delle risorse a disposizione:intervenire solo e se quando serve nella struttura più adeguata rispetto al tipo di patologia, coinvolgendo le giuste professionalità, aumenta la probabilità di ottenere gli effetti sperati in termini di salute e ben-essere e ci aiuta anche a ridurre gli sprechi".
08 febbraio 2014
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