Biosicurezza e bioterrorismo. Un convegno su aspetti clinici e strategie organizzative
L’appuntamento è il 23 novembre ad Assisi. L’obiettivo è mettere a confronto esperti civili e militari per trasmettere al personale sanitario le informazioni fondamentali per gestire una eventuale maxi-emergenza. Il convegno è promosso dalla USL Umbria1 con la Società Scientifica dei Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico TELESA e il Comune di Assisi.
08 NOV - Rischio bioterroristico e aspetti sanitari del bioterrorismo, batteri altamente patogeni a potenziale uso bioterroristico, utilizzo di agenti chimici. Poi laboratorio e tecniche di rilevamento, pronto soccorso civile tra organizzazione, principi di diagnosi e di terapia. E ancora il ruolo della Protezione Civile, l’organizzazione dei presidi di biocontenimento, dell’evacuazione aeromedica di pazienti affetti da microangiopatie trombotiche, del piano d'intervento e prevenzione in caso di emergenza sanitaria.
Sono questi i temi che saranno affrontati il 23 novembre prossimo ad Assisi in occasione del convegno “Biosicurezza: aspetti clinici e strategie organizzative” promosso dalla USL Umbria1 in collaborazione con la Società Scientifica dei Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico TELESA e il Comune di Assisi (
vedi il programma).
L’obiettivo è mettere a confronto gli esperti civili e militari per fornire al personale sanitario gli elementi fondamentali per la gestione di una maxi-emergenza legata ad eventi catastrofici ambientali o attacchi bioterroristici.
“In caso di catastrofi ambientali o attacchi terroristici, infatti, – sottolinea
Manuel Monti, responsabile del convegno - è importante considerare le situazioni cliniche ed organizzative in un’ottica polivalente, senza farsi cogliere impreparati. La decisione di svolgere il convegno in una città così importante e notamente orientata alla pace come Assisi, nasce proprio dalla volontà di sviluppare una cultura di prevenzione e di conoscenza in tutto il territorio nazionale”.
A rendere innovativo il convegno di Assisi saranno l’ultima generazione di strumenti per il monitoraggio biologico e ambientale, capace di rilevare agenti tossici, inquinanti o veleni pericolosissimi come il gas nervino, e il montaggio di tende per la decontaminazione da parte del Corpo dei Vigili del Fuoco di Perugia.
Parteciperanno al convegno
Fernando Aiuti, noto immunologo alla Sapienza di Roma,
Raffaele D’Amelio, direttore di medicina interna alla Sapienza Università di Roma,
Marco Lastilla dell’Aeronautica Militare,
Fernando Capuano Presidente della Confederazione Nazionale dei Tecnici Sanitari di Laboratorio Biomedico e numerosi altri esperti coinvolti, in vari settori e discipline, in caso di grandi emergenze come terremoti e altre catastrofi ambientali o attacchi bioterroristici. Saranno inoltre presenti la Presidente della Regione Umbria
Catiuscia Marini, il Prefetto di Perugia
Antonio Reppucci, il sindaco di Assisi
Claudio Ricci, il direttore generale della USL Umbria 1
Giuseppe Legato. L’evento, organizzato da
Manuel Monti, dirigente medico dell’Aera Critica della USL Umbria 1, e da
Francesco Borgognoni, direttore dell’unità operativa complessa di Pronto Soccorso-118 della USL Umbria 1, è patrocinato dal Ministero della Salute, dalla SIMEU (Società Italiana di Medicina di Emergenza Urgenza) Umbria-Marche e dall’AMEC (Associazione per la terapia delle Malattie Metaboliche e cardiovascolari) Sezione Umbria.
08 novembre 2013
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