Veneto. Al via il progetto del nuovo “Ospedale della Donna e del Bambino”
Sarà completato in 3-4 anni, ma è già realtà. E' stato, infatti, inaugurato un nuovo padiglione ad hoc all’interno del complesso di Borgo Trento. Per Coletto il progetto è “una rivoluzione” per la cura della donna e del bambino. “Un’eccellenza nazionale ed europea”.
12 SET - Il progetto del nuovo “Ospedale della Donna e del Bambino” all’interno del complesso di Borgo Trento a Verona sarà realizzato in 3-4 anni, ma la filosofia di approccio integrato, clinico e logistico, alla cura delle patologie della donna e del bambino e al settore neonatale è già realtà.
È stato infatti inaugurato oggi dall’assessore regionale alla sanità Luca Coletto il nuovo padiglione ristrutturato che ospita i reparti di ostetricia e ginecologia e di pediatria, le relative terapie intensive, gli ambulatori specialistici e gli ingressi di pronto soccorso pediatrico e ginecologico separati in tutto e per tutto, dall’accesso al triage.
Il Padiglione del materno-infantile ospita 31 letti di ostetricia; 24 letti di ginecologia con in aggiunta 8 poltrone per infusione in pazienti di ginecologia oncologica; 22 posti letto di pediatria; 16 posti letto di terapia intensiva pediatrica e 8 di semi-intensiva; ambulatori visita ostetrico-ginecologici e pediatrici; ambulatori ecografici ostetrico-ginecologici; un blocco travaglio parto con 4 sale travaglio orientate al percorso della gravidanza fisiologica e 3 sale operatorie.
“Oggi – ha detto Coletto – siamo di fatto di fronte alla partenza del cammino che porterà alla realizzazione del nuovo ospedale materno infantile, ma già oggi è realtà una rivoluzione positiva nell’approccio al settore, che migliora l’organizzazione e le cure alle donne e ai bambini e che pone ancora una volta la sanità veronese all’avanguardia. Con il Polo Chirurgico Confortini, il più grande e moderno d’Europa, e con le novità che continuano a susseguirsi a Borgo Trento e a Borgo Roma – ha aggiunto Coletto – Verona propone la sua sanità d’eccellenza non solo ai nostri cittadini ma anche all’Italia e al mondo in vista dall’apertura delle frontiere sanitarie europee”.
A partire da ottobre, nella nuova struttura, sarà anche garantita l’assistenza al parto indolore con tutte le metodiche attualmente a disposizione, farmacologiche e non.
12 settembre 2013
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