Medici competenti Anma: “Una buona idea, ma avanti con giudizio e senza obbligo per il medico”
10 MAR - Il presidente Anma-Medici d'Azienda e Competenti,
Pietro Antonio Patanè, conferma ai microfoni di Radio InBlu2000 quanto già espresso negli scorsi giorni sull’accordo in Lombardia per la vaccinazione nelle aziende. “L’attività vaccinale in azienda non rientra nei compiti precipui e tipici del medico competente e trova una sua legittimità solo per il periodo pandemico, come responsabile atto di collaborazione e di sostegno alle gravi necessità di Sanità Pubblica. Per questo il Medico Competente deve poter partecipare alla vaccinazione volontariamente, senza alcun obbligo diretto o indiretto”.
Evidenziata anche la necessità di “una procedura a garanzia di tutti gli attori in gioco; per questo è necessario limitare le possibilità di questa attività ai soli contesti in possesso dei requisiti. L’Azienda, aderendo al progetto insieme al MC, valuta come fattibili le condizioni richieste dalla procedura e ne garantisce il rispetto assumendone gli oneri dovuti”.
Ecco nel dettaglio il “Disciplinare tecnico per la vaccinazione nei luoghi di lavoro” realizzato negli scorsi giorno dall’Anma in merito alla vaccinazione in ambito aziendale. Requisiti minimi per la fattibilità del processo vaccinale e per la garanzia e la sicurezza dei Datori di Lavoro, dei Lavoratori e del Medico Competente
1. Requisiti e caratteristiche delle Aziende che aderiscono al progetto
- Le Aziende devono essere con una popolazione sufficientemente numerosa da giustificare una organizzazione dedicata
- Le Aziende devono avere spazi e risorse adeguate al progetto
- Azienda e MC devono congiuntamente valutare l’idoneità dei locali e degli spazi per la vaccinazione (non è escluso che in certe situazioni si possano utilizzare anche aree produttive per il tempo necessario alle operazioni, oppure aree scoperte allestite con tavoli, sedie e ombrelloni/tendoni, etc.)
- Le aree individuate devono essere organizzate per permettere un afflusso ordinato e distanziato dei lavoratori comprensiva di un’area di stazionamento per l’osservazione del lavoratore dopo la vaccinazione
- Aziende di minor dimensioni si possono “consorziare” tra di loro o con un’Azienda di maggior dimensione. Possono anche richiedere di aderire tramite le strutture vaccinali della Regione
2. Valutazione preliminare dei lavoratori che aderiscono alla vaccinazione
- Tutte le fasi propedeutiche alla somministrazione del vaccino devono essere implementate con adeguato anticipo, per permettere la corretta valutazione dei soggetti da vaccinare
- La campagna vaccinale sarà preceduta da una fase informativa, con la collaborazione del MC
- La raccolta delle adesioni volontarie dei lavoratori sarà a cura dell’Azienda
- L’Azienda cura anche distribuzione e raccolta dei questionari anamnestici, da consegnare al MC
- Il MC identificherà i lavoratori ai quali la somministrazione del vaccino dovrà avvenire in ambiente sanitario (ad es. lavoratori che hanno manifestato reazioni avverse verso altri tipi di vaccinazione, persone che presentano particolari patologie che coinvolgono il sistema immunitario, lavoratori che hanno già contratto la malattia COVID-19). Per questi lavoratori dev’essere definito un percorso dedicato per l’accesso alla vaccinazione in altra sede
3. Somministrazione del vaccino nei luoghi di lavoro: parte documentale
- Il “servizio di accettazione”, fornito dall’Azienda, si occuperà dell’identificazione e della registrazione del lavoratore
- Il personale addetto alla registrazione e al caricamento dei dati deve essere scelto dall’azienda (addetti al Primo Soccorso?) e adeguatamente formato
4. Somministrazione del vaccino nei luoghi di lavoro: inoculazione
- I DPI per gli operatori sanitari sono forniti dall’Azienda
- Vaccini e materiali per l’inoculazione sono messi a disposizione dalla Regione. Sarà definita in documento a parte la procedura relativa a conservazione, ripartizione delle dosi e gestione delle rimanenze
- I soggetti abilitati all’inoculazione possono essere solo Operatori Sanitari (medici, infermieri, assistenti sanitari) addestrati e precedentemente formati
- La somministrazione dev’essere preceduta dalla misurazione della temperatura corporea e dalla verifica dello stato di salute del lavoratore da parte del MC
- Il kit per urgenze e possibili manifestazioni allergiche (adrenalina jet, cortisone, pallone Ambu) deve essere messo a disposizione dall’Azienda
- Quando possibile, durante la somministrazione del vaccino, deve essere prevista la presenza di un’autoambulanza
- Il MC provvederà alla registrazione degli effetti avversi, anche locali, fino a 7 giorni dalla somministrazione del vaccino, su apposita modulistica
- Tutti gli Operatori Sanitari dedicati alla somministrazione devono aver completato in precedenza il ciclo vaccinale
5. Parte contrattuale e amministrativa
- Il MC e altro eventuale personale sanitario saranno retribuiti dall’Azienda secondo modalità precedentemente concordate
- Il MC e gli OS sono coperti da una assicurazione per le eventuali reazioni avverse e le procedure in caso di emergenze a seguito dell’inoculazione del vaccino. Una parte del contributo agli operatori dovrà contenere questa voce.
10 marzo 2021
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