Damone (Dg Careggi) su intercettazioni: “Rammarico per affermazioni che offendono l’etica e la professionalità dei dipendenti”
04 MAR - “Siamo addolorati per le parole pubblicate su un
importante quotidiano nei giorni scorsi nell'ambito dell'inchiesta giudiziaria che in questo momento coinvolge l'Azienda Careggi. Il nostro rammarico, mio e di tutta la comunità di persone che lavorano a Careggi e che ho il compito di rappresentare, è pari soltanto al timore che queste vicende possano indebolire il rapporto di fiducia che in cento anni di storia la nostra Azienda ha saputo costruire con i pazienti, la città di Firenze e la comunità scientifica nazionale e internazionale”. Lo dichiara in una nota il direttore generale
Rocco Damone.
Per questo, prosegue Damone, “nel rispetto delle indagini in corso, rigettiamo le affermazioni riportate di alcuni professionisti che hanno detto cose gravi e inquietanti che ci colpiscono con dolore umano e professionale. Chi ha fatto queste affermazioni, accertate le responsabilità, risponderà personalmente di quanto dichiarato, delle offese ai colleghi e alla correttezza di una comunità di quasi 6mila lavoratori, secondo le norme previste dai regolamenti aziendali”.
“Il pensiero e l'impegno di questa Direzione e della quasi totalità delle persone che lavorano a Careggi – prosegue Damone – sono sinceramente concentrati sui pazienti che ogni giorno devono ricevere una diagnosi, fare un intervento chirurgico, prendere decisioni spesso difficili insieme ai loro familiari. A queste persone e a tutta l'opinione pubblica ci rivolgiamo per affermare che l'unico obbiettivo di Careggi è dare sicurezza, fiducia, serenità alle migliaia di pazienti che ogni giorno prendiamo in carico. Per questo facciamo riferimento agli ultimi dati disponibili del Piano Nazionale Esiti (PNE) di Agenas 2017 che riporta le principali attività assistenziali svolte a Careggi con livelli di aderenza agli standard di qualità nazionali definiti alti o molto alti”.
“Siamo consapevoli – conclude Damone – che alcuni numeri anche se autorevoli non sono sufficienti a ricucire uno strappo come quello che si è determinato a causa delle recenti vicende, per questo annunciamo che il 14 marzo alle 14:30 al CTO nell'ambito della Conferenza programmatica annuale con gli operatori, presenteremo non solo i dati nel dettaglio, ma anche gli esiti delle indagini interne che questa Direzione, attraverso un gruppo di professionisti appositamente costituito, sta eseguendo sulle attività assistenziali oggetto delle dichiarazioni e sulla corretta gestione delle liste di attesa”.
04 marzo 2019
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